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Nota UIL su indennità
in favore dei lavoratori assunti con part-time ciclico verticale

Si è svolto il un incontro presso il Ministero del Lavoro presieduto dal Vice Capo di Gabinetto Luca Sabatini, coadiuvato dal responsabile della Segreteria Tecnica Antonello Orlando e dalla dottoressa Maria Sciarrino dell’Inps, per fare il punto sulla erogazione dell’indennità una tantum in favore delle lavoratrici e dei lavoratori assunti con part time ciclico verticale.

 

Come ricorderete il legislatore, con la Legge n°234/2021 (Legge di bilancio 2022), ha previsto la istituzione di un fondo, con una dotazione di 30 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023, con l’obiettivo di sperimentare una misura di sostegno al reddito per questa particolare tipologia di impiego e per verificarne la stabile introduzione nel nostro ordinamento.

 

La prima delle due annualità di questa misura è stata però caratterizzata da un altissimo numero di domande respinte (circa il 77%), solo in parte recuperate grazie ad un immediato confronto tra le OO.SS e gli uffici dell’Inps.

 

Malgrado tutti gli sforzi fatti non si è però riusciti a garantire a tutti i potenziali fruitori della misura l’indennità e un numero ancora troppo elevato di lavoratrici e lavoratori sono rimasti esclusi dal beneficio.

 

Nel corso dell’ultimo degli incontri avuti con l’Inps si è convenuto che ulteriori interventi di natura amministrativa (circolari, messaggi, riesami etc.) non avrebbero dato i risultati attesi e che la soluzione definitiva poteva arrivare soltanto da un intervento di natura legislativa.

 

Pertanto, l’unica possibilità di superare le numerose cause di reazione delle domande andava necessariamente affidata ad una “interpretazione autentica” di natura legislativa che permettesse una maggiore elasticità nella lettura dei dati, favorendo un ampliamento delle domande idonee per l’erogazione dell’una tantum.

 

Nella riunione Il Ministero del Lavoro, a fronte di una lunga nota dell’Inps, ci ha presentato questa possibilità, utilizzando una formulazione estensiva, con efficacia retroattiva (ex tunc), che amplia di fatto la platea dei possibili beneficiari.

 

Allo stesso tempo il Ministero del Lavoro si è impegnato ad introdurre tale interpretazione all’interno di un provvedimento legislativo entro la prima settimana di agosto in maniera tale da permettere all’Inps di rivedere tutte le domande presentate e rigettate per carenza dei requisiti entro la fine di settembre.

 

Per quanto invece riguarda la seconda delle due annualità previste dalla Legge di Bilancio 2022, l’atteggiamento dei rappresentanti del Ministero è stato meno netto in riferimento alla scarsa chiarezza nella scrittura della norma e soprattutto alla non completa copertura finanziaria che dovrà trovare il necessario nulla osta da parte del Mef.

 

A fronte di tali incertezze si è convenuto di aggiornare il confronto a valle delle necessarie verifiche di copertura della misura dando la priorità alla risoluzione delle domande rigettate relative alla prima annualità.

 

Resta comunque aperto un canale di comunicazione con il Gabinetto del Ministro che si è impegnato a darci notizia di tutte le novità che dovessero via via intervenire.

 

Si allega la nota dell’Inps inviata al Ministero del Lavoro con la quale si propone una norma di interpretazione autentica per ampliare la platea dei possibili beneficiari.

 

REGISTRO UFFICIALE(E).0012337.18-07-2023

 

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