Ieri, 15 maggio, allo Stadio Olimpico di Roma, Juventus e Atalanta si sono giocate la finale della settantasettesima edizione della Coppa Italia Frecciarossa.
Dopo quattro minuti, la partita regala la prima gioia ai tifosi bianconeri. L’attaccante serbo Dusan Vlahovic, su assist di Cambiaso, si invola verso la porta, regge l’urto di Hien, e insacca con il piede debole alle spalle di Carnesecchi.
L’Atalanta però non molla e torna a pressare e giocare a ridosso dell’area avversaria ma senza trovare il guizzo giusto. Al contrario, la Juve si rende pericolosa in contropiede sciupando all’ultimo passaggio delle ottime ripartenze.
Il secondo tempo si apre sulla falsariga del primo, l’Atalanta cerca il pareggio e la Juve si difende e riparte. Il cuore però accelera nell’ultimo quarto d’ora: cross di Cambiaso e gol del 2-0 annullato per fuorigioco dal VAR a Vlahovic per la punta del ginocchio.
Passano 10 minuti e all’ottantesimo il brevilineo attaccante bergamasco, Lookman, colpisce un palo dalla media distanza. Capovolgimento di fronte ed è la Juve a prendere una traversa con il neoentrato Fabio Miretti. Da qui, tutti i minuti restanti diventano uno show dell’allenatore bianconero, Massimiliano Allegri.
Dopo l’arbitraggio di Maresca, nel post-partita giudicato da 4,5 dall’ex arbitro Graziano Cesari, Allegri si lascia andare a una protesta che sa di sfogo per le critiche continue di questi anni.
Evidentemente un anno di critiche hanno pesato e ieri, con l’allenatore praticamente alla porta per lasciare spazio a Thiago Motta, ad Allegri non hanno retto i nervi.
Scenata con tanto di lancio di giacca, cravatta e parole poco gentili alla classe arbitrale che gli sono costate un cartellino rosso.
Resta la vittoria della Juve che vince la sua quindicesima Coppa Italia contro un’ottima Atalanta. Forse la prima vera partita da Juventus della stagione che salva un’annata non da Top Club.
Luca Colafrancesco, Ufficio comunicazione UILPA
Roma, 16 maggio 2024