Il Comitato esecutivo dell’EPSU (FSESP), nel messaggio del 4 novembre 2014, ha espresso il proprio sostegno alle centinaia di migliaia di lavoratori del servizio pubblico che scenderanno in piazza questa settimana per difendere e sostenere l’occupazione, servizi pubblici di qualità e condizioni retributive eque e decorose.
Nel messaggio si sottolinea l’importanza delle mobilitazioni, affinché da esse arrivi un chiaro segnale alla nuova Commissione europea insediatasi il 1° novembre 2014 sull’impellente necessità di invertire la rotta: bisogna porre fine alle misure di austerità, incrementare i salari a livelli decorosi e prevedere investimenti pubblici a sostegno dell’occupazione e di una crescita sostenibile.
L’augurio espresso dall’ESPU (FSESP) è quello di un grandissimo successo della manifestazione nazionale unitaria delle categorie dei lavoratori dei servizi pubblici di CGIL, CISL, UIL, l’8 novembre prossimo, a Roma.
Si legge nel messaggio: “I sindacati si oppongono fermamente alle cosiddette riforme del governo italiano e dicono basta ai ripetuti tagli ai servizi e al continuo blocco della contrattazione nel pubblico impiego. Si prevede che il blocco delle retribuzioni, iniziato nel 2010, proseguirà anche nel 2015. I tagli al welfare si accompagnano ad un aumento incontrollato del precariato nei servizi pubblici e i lavoratori e le famiglie hanno sempre meno certezze sul loro futuro. L’EPSU (FSESP) sostiene la lotta delle federazioni italiane contro il governo italiano sulle riforme del settore pubblico. Invece dei tagli ai servizi, la piattaforma unitaria dei sindacati evidenzia la necessità di fare innovazione, di investire nelle competenze e nella formazione, nel lavoro di qualità e nel garantire retribuzioni decorose. Senza questi elementi, sostengono giustamente i sindacati, come può il governo Renzi pensare di migliorare e garantire salute, istruzione, ricerca e sviluppo, sicurezza e soccorso, previdenza? I sindacati chiedono dialogo sociale, non porte chiuse. Le federazioni dei servizi pubblici saranno presenti in tutte le città di Italia per spiegare queste proposte a lavoratori e cittadini, a sostegno della manifestazione indetta a Roma l’8 novembre prossimo.”
Seguono parole di sostegno ai lavoratori del settore pubblico di Regno Unito, Belgio e Olanda.
In allegato all’articolo il messaggio completo.