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Lettera aperta al ministro Zangrillo sui lavoratori fragili della P.A.

Egregio Sig. Ministro,

 

il prossimo 30 settembre i dipendenti pubblici in condizione di fragilità non potranno beneficiare del lavoro agile cinque giorni su cinque così come previsto dalla norma (Legge di conversione 3 luglio 2023, n. 85). Lei sa bene che non si tratta di un privilegio, bensì di una misura di solidarietà rivolta a chi, pur vivendo in uno stato di salute precaria, assicura la prestazione lavorativa e l’erogazione dei servizi pubblici nei rispettivi ambiti di competenza.

 

Su questo tema la Uilpa è intervenuta più volte criticando una norma che discrimina i lavoratori pubblici da quelli privati forse nel tentativo di metterli gli uni contro gli altri. Infatti, a differenza dei privati, i dipendenti pubblici subiscono decurtazioni economiche in caso di malattia e ora i lavoratori dello Stato in condizioni di fragilità dal 1° ottobre dovrebbero rientrare in ufficio, mentre per i privati il beneficio organizzativo è esteso fino al 30 dicembre.

 

Come lei sa, l’ultima variante del virus da Covid-19 sta facendo impennare il numero di contagi. Il che mette ulteriormente a rischio la salute dei lavoratori fragili se dovessero rientrare in ambienti lavorativi inevitabilmente promiscui. Riveste pertanto carattere di estrema urgenza estendere lo smart working integrale anche per i lavoratori fragili del pubblico impiego fino al prossimo 31 dicembre.

 

Facciamo appello alla sua sensibilità umana e politica e anche al suo dovere di adoperarsi per tutelare la salute dei lavoratori dello Stato. Restiamo in attesa di una sua risposta.

 

Distinti saluti.

 

 

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

 

Roma, 22 settembre 2023

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