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L’emancipazione della donna: un percorso a ostacoli

La UILPA da sempre attua politiche per l’uguaglianza di genere. Partendo dalla persona al centro del sistema proseguiamo il nostro impegno nella convinzione che la parità di genere e l’uguaglianza sociale fanno parte dello stesso percorso di emancipazione.

Il Convegno è stato aperto con la relazione della Segretaria Generale della Uilpa Territoriale di Brindisi, Nadia Polito, che nell’ambito del contesto generale ha evidenziato l’attuale situazione lavorativa e sociale delle donne in Puglia.

Dopo i saluti del Coordinatore provinciale Uil Brindisi, Fabrizio Caliolo, e di Giuseppe Andrisano, Segretario Generale Uilpa Puglia, sono intervenuti il Professor Luigi Di Viggiano e il Professore Emerito Raffaele De Giorgi che hanno ben delineato il percorso ad ostacoli delle donne nel tempo, che potremmo definire le “grandi escluse dalla storia dell’umanità”.

Dagli interventi è stata evidenziata quanto la naturale differenza tra i due sessi, nel corso dei secoli, sia stata artificiosamente utilizzata per sottolineare la “superiorità-inferiorità” tra essi.

Purtroppo ancora si parla di “emancipazione della donna” ma la vera questione da trattare o meglio da portare avanti sono le politiche per una migliore evoluzione sociale, perché le antiche differenziazioni oggi si rivelano come irrazionali, economicamente dannose, politicamente miopi.

La disparità di genere resta un’occasione mancata per la crescita economica perché l’uguaglianza non è solo una questione di differenza di sesso ma un diritto fondamentale e irrinunciabile della nostra società.

Le numerose azioni, volte a colmare il divario di genere, ottenute attraverso l’impegno sindacale e politico, hanno consentito di fare passi avanti ma l’obiettivo da raggiungere è ancora lontano.

Al dibattito hanno contribuito Maria Grazia Gramaglia, Responsabile Uilpa del Dipartimento delle Pari Opportunità e politiche di genere, e Adele Silvestri, Segretaria nazionale Uilpa con delega alle Pari Opportunità, che hanno evidenziato il valore delle differenze e il potere della contrattazione di genere che resta sempre un potente strumento per il raggiungimento dell’uguaglianza.

Guardando al futuro si potrebbe quindi volgere lo sguardo sia all’emancipazione della donna che all’emancipazione dell’uomo, ma fondamentalmente all’emancipazione della società e del lavoro.

Traguardo a cui la nostra categoria intende arrivare al più presto possibile con politiche del lavoro, previdenziali e sociali. L’incontro è stato molto partecipato e ha sollecitato riflessioni e spunti sul tema posto al centro del dibattito.

 

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