“Il Lavoro Pubblico attende il rinnovo del Contratto e questa Legge di bilancio non può non dare risposte in tal senso” dichiarano i Segretari generali di Fp Cgil (Serena Sorrentino), Cisl Fp (Maurizio Petriccioli), Uil Fpl (Domenico Proietti) e Uilpa (Sandro Colombi) che rendono nota la posizione dei sindacati confederali che pesano oltre due terzi della rappresentanza certificata nella pubblica amministrazione.
“L’inflazione ha indebolito le buste paga di tutto il lavoro, pubblico e privato, ma mentre nel settore privato i contratti si stanno rinnovando, nel settore pubblico non abbiamo ancora avuto alcun confronto con il Ministro Zangrillo per capire come il Governo intende dare risposte sul rinnovo 2022/24. Questa Legge di bilancio è l’ultima del triennio di riferimento e ad oggi purtroppo dobbiamo registrare che la Legge di bilancio 2022 (art. 1, comma 330, Legge 197/22) prevedeva per il solo 2023 un emolumento accessorio una tantum del valore dell’1,5 per cento dello stipendio, voce che come prevede la stessa legge non sarà più corrisposto. Con l’Ipca al 6,7% e l’inflazione che erode il potere d’acquisto delle retribuzioni, non si può pensare che ai lavoratori di amministrazioni dello Stato, forze dell’ordine, degli enti locali e della sanità non si dia un’adeguata risposta salariale” – proseguono Sorrentino, Petriccioli, Proietti e Colombi- “inoltre le rigidità ancora vigenti con i tetti sul salario accessorio rendono impossibile valorizzare la contrattazione di posto di lavoro e la produttività, per far sì che si possano incrementare i fondi di amministrazione e per questa via valorizzare professionalità, aumentare le indennità specifiche, il valore della retribuzione di posizione e incarichi, e tutte quelle voci che possono riconoscere disagio, lavoro straordinario, turni notturni al personale pubblico che a differenza del privato non beneficia neanche della detassazione della produttività. Aspettiamo la convocazione del Ministro per avere un confronto prima della legge di bilancio, farlo dopo significherebbe dire al sindacato che le scelte sono state già compiute, attiveremo la partecipazione dei lavoratori alla discussione sul rinnovo del contratto e se non ci fossero risposte siamo pronti alla mobilitazione” – concludono i segretari generali.
Roma, 29 agosto 2023