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Lavoro: Cgil Cisl Uil, servizi pubblici a rischio implosione, 8 giugno in piazza a Roma Manifestazione nazionale, servono risposte su contratti, assunzioni e risorse

Roma, 5 giugno. “Risorse per il rinnovo dei contratti, pubblici e privati. Un piano straordinario di assunzioni. Maggiori investimenti. Serve intervenire con urgenza per evitare l’implosione dei Servizi Pubblici”. Questi i tre principali temi alla base della manifestazione nazionale in programma sabato 8 giugno a Roma dal titolo ‘Il futuro è servizi pubblici’ promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa. Una manifestazione con corteo lungo le vie della capitale: concentramento alle ore 9 in piazza della Repubblica, da lì direzione piazza del Popolo dove dalle ore 11 si terranno i comizi finali. 
Oggi, presso la sede della Città metropolitana di Roma, i segretari nazionali delle quattro categorie di Cgil, Cisl e Uil, Fabrizio Rossetti, Franco Berardi, Daniele Ilari e Sandro Colombi, hanno elencato le ragioni della manifestazione. “Un appuntamento per cittadini e lavoratori perché quella dei servizi pubblici è una battaglia generale che riguarda l’idea di solidarietà e la garanzia dei diritti sociali per tutti”. Così le ragioni: “Scendiamo in Piazza chiedendo con forza lo sblocco immediato del turn-over, un Piano straordinario di assunzioni e la stabilizzazione di precari, perché le pubbliche amministrazioni sono al collasso ed avere meno personale significa non solo carichi di lavoro insostenibili ma anche una penalizzazione per la qualità e la quantità dei servizi che si è in grado di offrire ai cittadini”. Così come, sul fronte contratti, hanno aggiunto: “Scendiamo in Piazza per chiedere il rinnovo di tutti i contratti pubblici, per i quali ad oggi non ci sono risorse adeguate, e privati, alcuni dei quali non vengono rinnovati da più di 12 anni eppure parliamo di persone che si occupano della nostra Salute, della nostra assistenza e di quelli dei nostri cari e delle persone più fragili”.
Tra i temi, inoltre, “cancellare le iniquità e le disparità nel sistema previdenziale sia nel settore pubblico riguardo al trattamento di fine rapporto, sia su quota 100 e sui lavori gravosi nei nostri settori pubblici e privati; garantire una contrattazione piena sui processi di riorganizzazione e sulle questioni del personale per dare più valore alla contrattazione decentrata, per tutelare la dignità dei lavoratori e contro ogni forma di delegittimazione della funzione e del lavoro dei pubblici e contro ogni forma di controllo invasivo, dalle impronte alle telecamere; rivendicare più investimenti nei servizi pubblici e per il loro rafforzamento e per contrastare i processi di esternalizzazione che determinano dumping contrattuale e mancata universalità dei diritti per i cittadini”. 
Tra le questioni, inoltre, “un taglio netto a consulenze e una revisione del codice degli appalti pubblici, soprattutto per rafforzare la clausola sociale e la parità di trattamento tra lavoratori del settore pubblico e del settore privato, insieme all’avvio di un vero processo di razionalizzazione della spesa pubblica e di lotta agli sprechi e alla corruzione, di investimenti seri per il potenziamento dei servizi ispettivi e maggiore tutela e garanzie per la sicurezza sul lavoro e per la lotta alla illegalità”. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa rivendicano inoltre “finanziamenti adeguati per il Servizio Sanitario Nazionale, per le Politiche Sociali, per un vero investimento a sostegno dell’infanzia e della non autosufficienza”. 
Infine, hanno aggiunto Rossetti, Berardi, Ilari e Colombi, “l’avvio di confronti con le istituzioni, sul tema contratti e welfare, e con le associazioni datoriali per il rinnovo dei contratti privati a partire a quello della Sanità Privata. In piazza perché cittadine e imprese hanno bisogno di una pubblica amministrazione efficace, di politiche che guardino alla dignità ed al benessere di tutti, perché i servizi pubblici garantiscono realmente equità nel nostro Paese se potenziati e garantiti”. Queste le ragioni della manifestazione di sabato a Roma ‘Il futuro è servizi pubblici’, “perché non c’è futuro senza lavoro, non c’è uguaglianza senza servizi pubblici”.