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La UIL compie 74 anni. Il video dell’evento

Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale UIL

 

Abbiamo dedicato l’anniversario della nostra Organizzazione a una piaga sociale che è una delle nostre principali battaglie: il lavoro precario.

 

In questa mattinata abbiamo parlato delle tante facce della precarietà. Abbiamo ascoltato lavoratrici e lavoratori a termine, a progetto, esternalizzati, con stage che lavorano un giorno a settimana se va bene o non hanno nessun contratto.

 

Persone che non riescono a superare l’incertezza personale, economica che vivono con stress e ansia quotidiana. Cosa succede a questi giovani che vogliono costruirsi un futuro? Pensate che solo il 10 percento pensa di comprare una casa, la restante percentuale dice di non essere nelle condizioni di costruire un futuro.

 

Non è un caso che 1 milione e 300 mila giovani abbiano lasciato l’Italia per andare all’estero. Una vergogna nazionale! E non è un caso che il numero dei Neet sia salito a 2 milioni e mezzo. Non credono più in un futuro dignitoso che parta anche dal lavoro.

 

Intanto la politica ci dice che il precariato sta diminuendo. Noi abbiamo cercato i dati, come faccio sempre, e ne citiamo qualcuno: nell’ultimo anno in Italia contiamo 192 miliardi di economia sommersa, il 10% del PIL. Dentro questa cifra 68 miliardi riguardano il lavoro irregolare. In questo momento 3 milioni di lavoratori sono in situazioni irregolari e nessuno ne parla.

 

Dai dati sulle cessazioni dei contratti emerge che il 33 percento aveva una durata non superiore a 30 giorni.  Un altro 18 percento tra i 30 e i 90 giorni.

 

Il Governo lo chieda agli Enti in cui nomina i propri riferimenti, si informi! Tocca a noi rivendicare risposte per queste persone che spesso vengono a trovarci nelle nostre sedi ma che nessuno vede e questi noi li chiamiamo fantasmi. Il nostro impegno sarà far acquisire, a questi “fantasmi”, la Dignità di Persone!

 

Non c’è una data di partenza per questa battaglia, non abbiamo scoperto oggi il problema, abbiamo già fatto sicoperi, mobilitazioni, proposte di legge, richieste di sostegno e non bonus, ma non abbiamo ricevuto risposte. Ma oggi lo rilanciamo con le nostre nuove Campagne.

 

Chiediamo al Governo il coinvolgimento, vogliamo confronti e trattative non convocazioni dell’ultimo minuto.  Continuiamo a chiedere l’applicazione del modello spagnolo, nessun contratto a tempo determinato.

 

Sentendo questi ragazzi oggi è chiaro che il mercato non è in grado di autoregolarsi ma che, nella maggior parte dei casi, schiaccia i piu deboli. Serve una riforma del mercato del lavoro che limiti la flessibilità selvaggia, ma solo contrattata con le organizzazioni sindacali nei posti di lavoro.

 

La battaglia che iniziamo oggi contro il Precariato è per raccontare la Verità e dare un futuro a questo Paese.