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L’Ital, il Patronato della Uil, compie 70 anni

L’Ital, il Patronato della Uil, ha celebrato i suoi 70 anni. All’iniziativa, organizzata dal Presidente e dalla Direttrice generale dell’Ital, Silvana Roseto e Maria Candida Imburgia, sono intervenuti, tra gli altri, il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, e il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

“In tutti questi anni – ha detto Bombardieri – i Patronati hanno garantito la fruizione di diritti che lo Stato non sempre è riuscito ad assicurare.

L’Ital ha svolto una grande funzione sociale, sempre.

Le operatrici e gli operatori, ad esempio, sono rimasti ai loro posti di lavoro durante la pandemia: quando l’Italia si è bloccata, gli uffici dei Patronati sono rimasti aperti. Peraltro – ha sottolineato il leader della Uil – oggi, questi Istituti intervengono nel mondo, in aree in cui spesso i diritti di cittadinanza non sono esercitabili.

Parliamo anche di assistenza a persone che fuggono dalle guerre, e non solo dall’Ucraina. Infine, l’Ital, oltre a svolgere le funzioni proprie istituzionali, ha iniziato ad approfondire, in modo ancora più specialistico, le questioni relative alla salute e sicurezza sul lavoro, a partire dall’assistenza giuridica e psicologica successiva all’infortunio. Insomma – ha concluso Bombardieri – l’Ital, insieme agli altri Patronati, è un presidio di democrazia utile al nostro Paese”.

“L’Ital – ha dichiarato il Presidente, Silvana Roseto – ha operato e opera nella società per offrire ascolto, consulenza, assistenza, sostegno e dare così valore alla dignità delle persone.

È importante – ha concluso Roseto – che la politica e le Istituzioni dialoghino con i Patronati per trovare soluzioni anche tecniche e operative per un sistema efficace di intermediazione dei servizi”.

“L’Ital – ha detto il Direttore generale, Maria Candida Imburgia – ha puntato molto sull’innovazione tecnologica e sulla digitalizzazione, ma non è mai venuta meno la consapevolezza che un Patronato deve affrontare i problemi veri di persone in carne e ossa, che non cercano solo l’efficienza degli algoritmi, ma anche disponibilità e umanità da parte degli operatori. Ecco perché – ha concluso Imburgia – il nostro Istituto è cresciuto, sia in Italia sia all’Estero dove siamo la prima Organizzazione, ormai da oltre un decennio”.