È stato pubblicato l’Osservatorio sulle pensioni erogate dall’INPS che analizza i dati delle pensioni vigenti al 1° gennaio 2022 e liquidate nel 2021.
Le pensioni vigenti al 1° gennaio 2022 e liquidate dall’Istituto nel 2021 sono 17.749.278, di cui 13.766.604 (77,6%) di natura previdenziale (vecchiaia, invalidità e superstiti) e le restanti 3.982.674 (22,4%) di natura assistenziale (invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali).
Nel 2021 la spesa complessiva annua per le pensioni è stata pari a 218,6 miliardi di euro, di cui 195,4 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 23,2 miliardi da quelle assistenziali.
Il 48,4% delle pensioni è in carico alle gestioni dei dipendenti privati, delle quali quella di maggior rilievo (94,7%) è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), che gestisce il 45,8% del complesso delle pensioni erogate e il 58,7% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,2% delle pensioni, per un importo in pagamento del 24,3%, mentre le gestioni assistenziali erogano il 22,4% delle prestazioni con un importo in pagamento pari al 10,6% del totale.
Nel 2021 sono state liquidate 1.315.171 pensioni, delle quali il 44,2% di natura assistenziale.
Gli importi annualizzati, stanziati per le nuove pensioni liquidate del 2021 ammontano a 14,1 miliardi di euro, che rappresentano circa il 6,5% dell’importo complessivo annuo in pagamento al 1° gennaio 2022.
La distribuzione territoriale degli importi erogati
L’area geografica che registra la percentuale più alta di prestazioni pensionistiche al 1° gennaio 2022 è l’Italia settentrionale con il 47,85%, al Centro viene erogato il 19,31% delle pensioni mentre in Italia meridionale e nelle isole il 30,77%; il restante 2,06% (366.226 pensioni) viene erogato a soggetti residenti all’estero.
L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.285,44 euro e presenta il valore più elevato nel settentrione con 1.379,92 euro.