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Il Museo Agostinelli di Dragona: oltre 60mila oggetti e la ‘Scatola del tempo’

Il Museo Agostinelli nasce dalla raccolta durata tutta la vita del collezionista Domenico Agostinelli, trasferitosi a Roma nel 1959. Il museo contiene 60mila oggetti della cultura popolare suddivisi e classificati in quattrocentocinquanta collezioni, da quella dei bottoni a quella dei denti umani, da quella degli autografi a quella dei cava stivali.

Il Museo fu inaugurato intorno agli anni Sessanta, ma ufficialmente riconosciuto dalla Soprintendenza alle Belle Arti solo nel 1992.

Tra le curiosità del Museo segnaliamo la presenza di lettere scritte da Mazzini e indirizzate a Garibaldi, reperti della tomba del faraone Tutankamon e un elenco settecentesco dei libri messi all’indice.

Infine, è da evidenziare un singolare progetto organizzato da Agostinelli, ovvero la Scatola del Tempo: una serie di oggetti appartenenti alla nostra contemporaneità, quali televisori a colori, lettori cd, vengono raccolti in un unica stanza che verrà aperta solo nel 2050, quando tale collezione rappresenterà per i posteri un argomento di studio antiquario.

Il Museo si trova a Dragona, vicino alla borgata di Acilia, a Roma

“In quattromila metri quadrati”, racconta Agostinelli, “il museo racchiude ogni tipologia di oggetto che fu parte della vita quotidiana dei nostri avi.” La nipote, Patrizia, ha affettuosamente definito l’approccio dello zio “affettivo-compulsivo”, ma questa definizione può essere chiarita dallo stesso Domenico, che in un’intervista ha affermato: “tutti gli oggetti mi raccontano la loro storia, non l’oggetto in sé per sé, ma tutto ciò che lo circonda, che rappresenta, che documenta, quindi è come un libro aperto, bisogna saperlo leggere”.

 

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