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«I colleghi dovrebbero utilizzare maggiormente la disponibilità all’ascolto delle RSU»
Intervista a Luigi De Vicariis, RGS Foggia

Luigi De Vicariis, RGS Foggia

Come giudica la sua esperienza di delegato RSU?

 

Positivamente. È un modo per far sì che i colleghi abbiano sempre un punto di riferimento. Un rapporto diretto con noi delegati che siamo il prolungamento del sindacato all’interno degli uffici. Un aiuto di cui poter usufruire in qualsiasi momento. Il delegato RSU è una figura ibrida tra un sindacalista e un collega che ascolta i problemi e cerca di fare il possibile per risolverli. Un sostegno morale per quei grattacapi d’ufficio che non hanno un collegamento diretto con la dirigenza. È un’attività che ti gratifica e ti permette di crescere sia professionalmente che umanamente.

 

Nella sua realtà lavorativa l’amministrazione rispetta il ruolo e le funzioni della RSU stabiliti nel CCNL?

 

Sì. I colleghi e io stesso non abbiamo mai riscontrato problemi nel rapportarci con la dirigenza, con la quale abbiamo sempre avuto un confronto positivo pur conservando ognuno il proprio ruolo. A cadenze regolari, diciamo ogni 3-4 mesi, ci incontriamo per discutere delle situazioni più critiche riuscendo quasi sempre a trovare una soluzione che soddisfa ambo le parti.

 

I suoi colleghi vedono la RSU come uno strumento efficace per risolvere i loro problemi?

 

Sì. Siamo uno strumento efficace che dà voce alle preoccupazioni dei lavoratori, preoccupazioni che altrimenti non troverebbero ascolto. Abbiamo anche la funzione di raccogliere gli sfoghi dei colleghi e qualche volta li sosteniamo moralmente. Tuttavia credo che i lavoratori dovrebbero utilizzare ancor di più la disponibilità all’ascolto offerta dalle RSU in modo da evitare che i problemi si incancreniscano, che si creino ruggini e rancori. Ruggini e rancori dovuti per lo più al mancato riconoscimento professionale.

 

Manca circa un anno alle prossime elezioni RSU: si candiderà di nuovo?  

 

Penso proprio di sì. Si tratterebbe del mio secondo giro e devo ringraziare per questa opportunità che mi ha arricchito sul piano professionale e umano. Ma, nel caso in cui ci sia qualche altro candidato, cederò volentieri il testimone e, se vorrà, gli darò tutti i consigli necessari per muovere i primi passi in questo mondo.

 

A cura dell’Ufficio comunicazione UIL Pubblica Amministrazione

 

Roma, 6 aprile 2024