“Tra i molteplici tagli che la “cura” Renzi ha somministrato al nostro Paese ce n’è uno che, di fatto, blocca il controllo pubblico sulle cooperative”. Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Uilpa, Benedetto Attili.
“L’attività di revisione prevista per i sodalizi, e da qualche anno affidata per legge al Ministero dello Sviluppo Economico”, prosegue Attili, “è stata in gran parte sospesa a causa dell’azzeramento pressoché totale dei fondi destinati a tale attività di controllo, e proprio in questi giorni è stato già disposto il blocco degli incarichi di revisione non ancora avviati”.
“Per avvalersi di tali controlli”, spiega il Segretario Generale Uilpa, “le Cooperative non associate alle centrali di categoria (Agci, Confcooperative, Unci e Legacoop) versano un contributo biennale al Mef, che poi trasferisce parte dell’incasso al ministero dello Sviluppo economico. Ma sono risorse insufficienti: nel biennio 2013-2014, il Tesoro ha girato al dicastero guidato da Federica Guidi circa 10 milioni su 25 incassati. Quest’anno la situazione è a dir poco disastrosa: sui 20 milioni – 20 milioni! – versati dalle Coop, soltanto uno verrà trasferito al Mise.”
“Per legge, le coop hanno il diritto di ricevere dallo Stato il servizio di revisione per il quale pagano, anche con grosso sacrificio” conclude Attili. “In uno scenario preoccupante come quello che emerge dall’inchiesta mafia capitale, ci si domanda: chi vigilerà adesso sulle cooperative? È giusto bloccare le attività di revisione? E, infine, dove finiscono quegli altri 19 milioni che le Cooperative hanno versato al Mef?”