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Giuseppe Paglia (UILPA Inail): «Gli investimenti sulla sicurezza sono spesso visti come un costo e non come un valore»

Giuseppe Paglia, Coordinatore generale UILPA Inail

Sicurezza sul lavoro. In cosa si distinguono i compiti dell’INAIL da quelli dell’INL e dell’INPS?

 

L’INAIL svolge attività di prevenzione dei rischi lavorativi, d’informazione dei lavoratori, di formazione e assistenza in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Per contribuire alla riduzione degli infortuni l’Istituto realizza e promuove la costante evoluzione di un sistema integrato centrato sulla tutela del lavoratore e sul sostegno alle imprese per favorire il contenimento degli infortuni sul lavoro. Un sistema efficiente e innovativo, capace di offrire strumenti mirati e accessibili a tutti. Infine, rispetto agli altri istituti, l’Inail agisce anche con azioni preventive e non solamente attraverso azioni sanzionatorie.

 

 

Sulla base della sua esperienza gli incentivi che l’INAIL dispensa alle aziende funzionano?

 

Sì, e ogni anno l’interesse verso questi incentivi diventano sempre maggiori. Lo stesso Istituto attraverso il suo Comitato di Indirizzo e Vigilanza ha previsto un ulteriore incremento, segno evidente che l’attenzione verso la sicurezza è diventato il tema preponderante. Consideri poi che in materia di prevenzione, tra gli altri strumenti messi a disposizione delle aziende da parte dell’Inail, sono state attivate forme di sostegno economico per la realizzazione di progetti volti alla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali e all’implementazione dei livelli di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro.

 

 

Nei primi dieci mesi del 2022 le denunce per infortuni sono in crescita del 33% rispetto all’anno precedente 2021. A cosa attribuisce questo aumento?

 

A un’economia alla ricerca esclusiva del profitto e, di conseguenza, poco attenta al tema della sicurezza. Le dirò di più: gli investimenti sulla sicurezza sono spesso visti come un costo e non come un valore. A ciò aggiunga la precarizzazione, l’assenza di formazione e ritmi sempre più intensi di lavoro. Tutto ciò produce la situazione che è sotto gli occhi di tutti: una strage silenziosa che si fa fatica a frenare.

 

 

Il ruolo degli ispettori INAIL è a esaurimento. Sappiamo che lei non è d’accordo con questa scelta fatta a suo tempo dalla politica. Per quali motivi?

 

Ho sempre ritenuto fondamentale il ruolo degli ispettori INAIL. Un ruolo difficilmente surrogabile attraverso la mera formazione o l’affiancamento. La stessa idea dell’ispettore onnisciente è obbiettivamente impraticabile. Deve essere mantenuta la specificità degli ispettori.

 

 

Quali suggerimenti darebbe al nuovo governo per affrontare il dramma degli infortuni sul lavoro?

 

In una prospettiva di lungo periodo consiglierei di agire sul piano culturale facendo della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro una materia di studio nelle scuole. È necessario che il tema della sicurezza faccia parte della formazione civica degli studenti.

Nel breve periodo agirei sull’aumento e il potenziamento dei ruoli ispettivi, con il mantenimento delle specificità dei singoli enti, con l’aumento degli organici ispettivi, soprattutto INAIL, e con un costante miglioramento delle sinergie tra gli ispettori dei vari istituti con la condivisione sempre più forte.

Infine, nei comparti dove gli infortuni sono più frequenti, immaginerei dei controlli prima dell’apertura di una determinata attività, al fine di verificare l’idoneità di tutti i dispositivi di sicurezza e il livello di formazione dei lavoratori.

 

Giuseppe Paglia, Coordinatore generale UILPA Inail

 

A cura dell’Ufficio comunicazione UIL Pubblica Amministrazione

Roma, 17 gennaio 2023

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