Gli eventi meteorologici che, nel mese di maggio, hanno duramente colpito la regione Emilia-Romagna e la parte settentrionale delle Marche, provocando vittime e ingenti danni al patrimonio pubblico e privato, ci hanno lasciati ancora una volta attoniti; ma anche profondamente coscienti del fatto che quanto accaduto rappresenta la tragica conseguenza dell’assenza, nel nostro Paese, di una seria politica di programmazione e di prevenzione contro gli eventi atmosferici estremi e il dissesto idrogeologico.
Da anni, ormai, ribadiamo la necessità di incrementare e veicolare risorse adeguate, volte a fornire effettiva operatività ai Piani di tutela dei territori contro inondazioni, alluvioni, frane e altri fenomeni connessi, evitando, come ormai troppo di frequente accade, di agire soltanto nelle emergenze.
Torniamo quindi a chiedere al Governo di aprire al più presto un tavolo di confronto sul tema, che veda pienamente coinvolte le Parti Sociali. Servono progetti di prevenzione, infrastrutture e strumenti di riassetto urbanistico e naturalistico, che agiscano in funzione della diffusa fragilità di molti territori.
Affinché dunque, tra qualche tempo, non si torni a piangere le vittime dell’ennesimo disastro ambientale, chiediamo interventi urgenti da parte degli organi competenti in materia, affinché il riassetto idrogeologico e la messa in sicurezza delle aree più vulnerabili siano una priorità nell’agenda politica nazionale.
Inoltre, in seguito a questi tragici eventi, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 il Decreto-Legge n.61 del 1° giugno 2023 (c.d. “DL Alluvione”).
Tiziana Bocchi, Segretaria confederale UIL