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Confermato lo sciopero generale Uil e Cgil del 16 dicembre. Bombardieri: «Su questioni importanti il Governo non ha dato le risposte che attendevamo»

Pierpaolo Bombardieri

Uil e Cgil prendono atto della delibera del Garante sugli scioperi emanata in data odierna, relativa a scioperi di settore o territoriali precedentemente proclamati, e procederanno garantendo che lo sciopero del 16 sarà effettuato nel pieno rispetto delle norme che regolamentano il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.

“Abbiamo apprezzato il lavoro costante fatto dal Presidente Draghi e alcuni risultati che siamo riusciti ad ottenere, ma riteniamo che il Governo su questioni importanti che abbiamo sollevato non abbia dato tutte le risposte che ci aspettavamo: ed è per questo che abbiamo indetto 8 ore di sciopero generale”. È quanto ha dichiarato il leader della Uil, PierPaolo Bombardieri, nel corso della conferenza stampa, convocata insieme al numero uno della Cgil, Maurizio Landini, per illustrare le ragioni e le modalità dello sciopero generale proclamato dalle due organizzazioni sindacali, per protestare contro la manovra economica varata dal Governo.

“Nel nostro Paese – ha proseguito Bombardieri – non tutto va bene: aumentano i poveri e le diseguaglianze, servono più risposte per i giovani disoccupati, per i lavoratori precari, per chi rischia di perdere il posto di lavoro, per chi lavora e ha grandi difficoltà, per gli anziani. Queste persone ci hanno chiesto di rappresentare la loro delusione, le loro speranze, e il desiderio che, dopo la pandemia, si possa ripartire in modo diverso, con più rispetto della vita e della dignità del lavoro. In particolare, su due grandi temi, quello della riforma fiscale e quello della riforma del welfare ci hanno chiesto di sostenere la necessità di intervenire per dare risposte precise e più puntuali alle esigenze maturate durante una fase così difficile e complessa. Ebbene – ha sottolineato il leader della Uil – ci sembra che i toni usati in queste ore tendano ad attribuire ad una manifestazione democratica il carattere di uno scontro. Ricordo che lo sciopero è un diritto riconosciuto dalla Costituzione. Lo ricordo a chi, oggi, dice che siamo irresponsabili e a chi ha dimenticato che la Costituzione riconosce il diritto di non essere d’accordo e di protestare pacificamente. Vorremmo che questo fosse un Paese normale, nel quale discutere e confrontarsi con chi decide e rappresentare chi soffre – ha concluso Bombardieri – senza essere accusati di spaccare il Paese o di provocare una rivoluzione”.

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