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Colombi. Smart working: è l’ora del buon senso

Da giorni non si fa che parlare dello smart-working nella Pubblica Amministrazione come misura per contrastare la recrudescenza pandemica. Ancora una volta il problema è scivolato sul terreno della polemica politica. Ma con circa duecentomila nuovi contagi al giorno la polemica non serve. Il Paese chiede buon senso e pragmatismo. Estendere il lavoro da remoto in fase di emergenza sanitaria non è argomento da talk-show: è una necessità per il bene del Paese.

La recente circolare dei ministri Orlando e Brunetta va nella direzione che noi della UILPA avevamo indicato da diversi giorni: quella di un uso intelligente e flessibile delle vigenti disposizioni normative e contrattuali. Per chi non avesse compreso il senso delle regole esistenti il governo ha definitivamente chiarito che ogni amministrazione può programmare il lavoro agile con ampia flessibilità, modulandolo sull’andamento dei contagi, in modo tale che la prevalenza del lavoro in presenza sia assicurata in riferimento a una pianificazione di medio e, se occorre, di lungo termine.

Il messaggio è forte e chiaro ed è indirizzato soprattutto alle singole amministrazioni che a questo punto non hanno più alibi. Esse hanno il dovere di agire per organizzare il lavoro negli uffici in modo da ridurre la presenza fisica del personale nelle strutture per il tempo che sarà necessario a superare l’ondata della variante Omicron.

Ribadiamo: si tratterà di soluzioni temporanee che ci auguriamo resteranno in vigore per un breve periodo, comunque fino a quando la situazione epidemica non migliorerà. Ma occorre agire subito, elevando il numero dei lavoratori coinvolti e delle giornate lavorative rese in modalità agile.

Anche in vista della riapertura delle scuole, dobbiamo favorire la circolazione in sicurezza sui mezzi pubblici rendendoli meno affollati. E nelle strutture della Pubblica Amministrazione dobbiamo limitare gli accessi alle sole persone che svolgono i servizi essenziali e/o quelli non eseguibili da remoto a tutela dei dipendenti e dell’utenza.

Le amministrazioni mettano da parte la burocrazia fumosa ed emanino subito i provvedimenti necessari dopo essersi confrontate con le rappresentanze dei lavoratori, che meglio di chiunque altro conoscono la situazione logistica e organizzativa degli uffici. I quali in molte realtà sono del tutto inadeguati a ospitare in sicurezza anti-Covid un numero elevato di dipendenti.

In tutte le sedi di contrattazione integrativa la UILPA chiederà di attivare immediatamente il confronto con i responsabili di parte datoriale su questo argomento. Servono decisioni operative rapide ed efficaci nell’interesse di tutti. Il sindacato è pronto a dare il proprio contributo. Per favore, non perdiamo altro tempo.

Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione

Roma, 8 gennaio 2022

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