La sentenza n. 104/2023 del Tribunale di Venezia, pubblicata il 5 maggio 2023, ha riconosciuto a un gruppo di Ispettori in servizio presso l’Ispettorato territoriale di Venezia il diritto di ricevere gli arretrati dal 2020 della perequazione dell’indennità di amministrazione con quella del Ministero del lavoro. La bella notizia ci arriva Massimo Zanetti, Segretario generale territoriale Uilpa Venezia, Padova, Rovigo.
Quella sulla perequazione delle indennità fra i Ministeri è una battaglia che la UILPA sta portando avanti da anni con l’obiettivo di superare gradualmente, ma irreversibilmente, le differenze storiche esistenti.
Grazie alla spinta della mobilitazione sindacale, con la legge di bilancio 2020 avevamo ottenuto la creazione di uno specifico fondo presso il MEF. Ma una interpretazione distorta di tale norma aveva ingiustamente escluso i dipendenti dell’Ispettorato del Lavoro dai miglioramenti destinati ai loro ex-colleghi del Ministero del Lavoro. Solo di recente, con l’ultima legge di bilancio, è stato riconosciuto il beneficio anche agli Ispettori del Lavoro, ma solo a partire dal 2023. Così l’ingiustizia è stata un po’ addolcita, ma è rimasta aperta la ferita per gli anni passati.
Ora, grazie alla vittoria in contenzioso riportata dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’Ispettorato del Lavoro di Venezia, l’INL dovrà corrispondere loro anche gli arretrati della perequazione calcolati a far data dal 2020.
Il Tribunale del lavoro stabilisce una volta per tutte che ai dipendenti dell’INL spetta lo stesso incremento complessivo di quelli del Ministero del Lavoro. In questo modo fa giustizia delle interpretazioni capziose e penalizzanti con cui l’Ispettorato Nazionale e le altre amministrazioni citate in giudizio avevano tentato di dissimulare una evidente ingiustizia ai danni di una singola categoria di lavoratori, in aperta contraddizione con lo spirito e la lettera delle norme contrattuali.
Dunque, il CCNL vince sull’arbitrio di una burocrazia sempre pronta a escogitare cavilli per negare i diritti di chi opera nell’interesse della collettività. Ora la strada è aperta e atre sentenze analoghe a questa seguiranno in altre aule giudiziarie.
A meno che i vertici dell’Ispettorato Nazionale non decidano di agire con lungimiranza e buon senso, assumendo l’iniziativa di estendere a tutto il personale in tutte le sedi d’Italia gli effetti della sentenza di Venezia. Sarebbe la soluzione più auspicabile nell’interesse di tutti.
Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione
Roma, 8 maggio 2023