Carissime/i,
nei giorni scorsi, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (M.A.S.E.) ha reso
disponibile online (al link SNSvS_2022.pdf (mase.gov.it)) il testo della Strategia nazionale per lo
Sviluppo Sostenibile (SNSvS 2022), approvata dal Comitato interministeriale per la transizione
ecologica (Cite) lo scorso 18 settembre.
La Strategia si configura come il principale strumento di coordinamento, in Italia,
dell’attuazione dell’Agenda ONU 2030: nel suo lungo iter di realizzazione, infatti, era stata approvata
per la prima volta nel 2017, subendo una revisione già nel 2022, alla conclusione di un processo che
ha coinvolto i Ministeri competenti, la Conferenza Stato-Regioni-Province autonome, gli enti
territoriali, la società civile e le realtà riunite nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Il documento, nelle intenzioni del MASE, si fonda sulle cosiddette “5P” che costituiscono i cardini
dell’Agenda 2030 – Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership (People, Planet, Prosperity,
Peace, Partnership) – e che si articolano a loro volta in 15 scelte strategiche coprendo diversi settori,
dalla gestione responsabile delle risorse naturali al contrasto delle disuguaglianze sociali.
Nel testo vengono individuati specifici obiettivi di Sviluppo Sostenibile per l’Italia, collegati ma distinti dai noti
SDGs (Sustainable Development Goals); questi obiettivi, poi, sono correlati a una serie di policies e
strumenti di attuazione, miranti a valutare il contributo delle politiche nazionali al raggiungimento
dei goals di cui sopra.
Un elemento nuovo e centrale è rappresentato, invece, dall’introduzione di alcuni “valori
obiettivo” che verranno monitorati annualmente attraverso 55 indicatori principali, fornendo un
nucleo di riferimento per tutte le amministrazioni. Nella versione aggiornata, è stata ampliata anche
l’area dedicata ai “vettori di sostenibilità”, riorganizzati secondo tre tematiche principali: Coerenza
delle politiche per lo Sviluppo Sostenibile, Cultura per la Sostenibilità, Partecipazione per lo Sviluppo
Sostenibile.
La SNSvS, infine, assume come fulcro il tema della coerenza delle politiche per lo Sviluppo
Sostenibile, attraverso il Programma Nazionale omonimo, che costituisce allegato e parte integrante
della nuova versione della Strategia medesima.
Come UIL, siamo fermamente convinti che – sotto l’egida di un equilibrio tra occupazione,
attività produttive, tutela della Salute e dell’Ambiente – sia possibile costruire un nuovo modello di
economia decarbonizzata che dia forza a tutte le potenzialità dello Sviluppo Sostenibile, creando
lavoro pieno e dignitoso per tutti.
Il raggiungimento degli obiettivi da traguardare entro il 2030 (precisamente, il taglio delle
emissioni climalteranti del 55%) e il perseguimento della neutralità climatica nel 2050 richiedono,
però, l’impegno e il coinvolgimento di tutti: Istituzioni, Parti Sociali, società civile, imprese e cittadini
devono lavorare insieme per il conseguimento di questi traguardi fondamentali.
Abbiamo la capacità per fare tutto questo, ma non il lusso del tempo. La vera sfida del presente è
conciliare crescita economica ed equa distribuzione delle risorse in un modello di sviluppo incentrato
sul principio della Sostenibilità. Quest’ultimo, di per sé stesso, richiede dinamiche economiche e
sociali compatibili con il miglioramento delle condizioni di vita e delle risorse naturali.
Tale modello di crescita decarbonizzato offrirà ai Governi e alle istituzioni locali nuove opportunità,
ma anche sfide che dovranno essere affrontare in termini complessivi (cambiamenti climatici,
disuguaglianza e inclusione sociale, per citarne solo alcuni) anche alla luce della transizione ecologica
e digitale e della quarta rivoluzione industriale.
In questo stato di cose, un Sindacato come la UIL, che guarda al futuro, ha il dovere di non
farsi trovare impreparato. Bisogna continuare ad insistere per affermare il nostro diritto ad essere
coinvolti nelle scelte strategiche per il Paese in tal senso, finanche nell’elaborazione e nella redazione
di strumenti fondamentali quali la SNSvS, e per dare contributi essenziali alla causa ambientale, che
è la causa di tutti.
Adattando le nostre abitudini in chiave sostenibile, sensibilizzando le persone verso le stesse,
attivandoci in maniera concreta affinché trovino attuazione in tempi brevi i principi della Giusta
Transizione, investendo concretamente in infrastrutture materiali e immateriali, nonché focalizzando
l’attenzione su strategie occupazionali appropriate che favoriscano politiche ambientali sostenibili,
saremo non solo in grado di incrementare la nostra qualità della vita, ma anche di accrescere la
competitività dell’Italia.
E perché questo accada, è essenziale che sia garantito un processo partecipativo e
contrattuale, con un ampio coinvolgimento di tutti gli stakeholder, a cominciare dalle Parti Sociali,
sia nella fase di definizione delle priorità e dei progetti, sia in quelle di monitoraggio e di valutazione
degli stessi.
Ciò appare tanto più vero alla luce della presentazione, da parte dell’esecutivo in carica, del
DDL Bilancio, nel quale non abbiamo potuto non rilevare la mancanza di una visione strategica circa
i temi dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile, sui quali, peraltro, finora il M.A.S.E. ha eluso ogni
confronto con il Sindacato; assenza tanto più allarmante in quanto riferita a quelli che, per contro,
riteniamo debbano essere gli elementi cardine del prossimo futuro e che meritano, di conseguenza,
di essere al primo posto nell’agenda politica del Paese.
Anche per questi motivi, dunque, ribadiamo l’importanza dell’adesione alle giornate di
sciopero che la UIL, insieme a CGIL, ha proclamato per tutto il mese di novembre, contro una
Manovra che si preannuncia miope dinanzi alle numerose sfide che riguardano la quotidianità dei
cittadini di oggi e di domani.
Occorre che il Governo dia un segnale forte anche su tutti gli aspetti che compongono la variegata
materia ambientale e noi, come UIL, intendiamo continuare a lavorare e a fornire il nostro contributo
incessantemente, anche attraverso la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Cordiali saluti,
La Segretaria Confederale
(Tiziana Bocchi)