La presentazione del libro di Eugenio Occorsio e Stefano Scarpetta “Un mondo diviso” è stata l’occasione per un dibattito tra il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, e il Direttore per il Lavoro, l’Occupazione e gli Affari Sociali dell’Ocse, Scarpetta, sui temi dell’attualità, con un focus particolare su economia, sviluppo e coesione.
«L’ascensore sociale – ha detto Bombardieri – è in panne, si è fermato. L’Ocse ha calcolato che, in Italia, sono necessarie 5 generazioni, circa 150 anni dunque, per passare da un reddito basso a uno medio, mentre in Danimarca, ad esempio, servono solo 2 generazioni.
Per superare questo gap e per creare una condizione di giustizia sociale e di efficienza economica servono politiche pubbliche adeguate, di cui oggi non c’è traccia. Il rischio – ha sottolineato il leader della Uil – è che questo andamento negativo sia destinato a peggiorare.
Dal punto di vista fiscale, ad esempio, sia la progressività sia i trasferimenti mirati verso gruppi svantaggiati possono contribuire a ridurre le disuguaglianze dei redditi. In Italia, però, solo il 10% dei trasferimenti totali va alle famiglie più povere, in Francia siamo al 20%, e si va oltre il 40% in Australia, Finlandia e Nuova Zelanda.
Un altro fattore di diseguaglianza – ha proseguito Bombardieri – emerge dal forte divario tra le Regioni, con riferimento ai sistemi di istruzione: se si considera l’inchiesta PISA, si evince che Trento e Bolzano hanno risultati simili a quelli della Germania, mentre la Sardegna ha valori prossimi a quelli della Turchia.
Le diseguaglianze, insomma, oltre a essere un evidente motivo di ingiustizia, rappresentano anche un ostacolo allo sviluppo: i dati dell’Ocse e quelli riportati nel libro che oggi abbiamo presentato – ha concluso Bombardieri – confermano questa tesi e ci rafforzano ulteriormente nelle nostre ragioni e nelle nostre rivendicazioni.»