Le Conclusioni del Consiglio Europeo in materia economica e sociale sono l’ennesimo ‘nulla di fatto’: generici richiami alla necessità di rafforzare le politiche industriali e gli investimenti in tecnologie verdi. Nulla viene messo in campo per raggiungere questi obiettivi. La proposta di creare un fondo sovrano per finanziare le politiche industriali, poi, si è risolta, di fatto, in un generico richiamo a fondi e strategie già esistenti, senza alcun impegno concreto.
In materia di revisione della governance economica e di riforma del Patto di stabilità, lo spirito di unità dimostrato dopo la pandemia sembra un lontano ricordo e, ancora una volta, sembrano prevalere egoismi nazionali e veti incrociati, e i prossimi mesi si annunciano infuocati.
La UIL è impegnata da oltre un anno nella campagna ‘Patto di Stabilitá? No, Grazie’ e, insieme al Sindacato Europeo, continua a chiedere il superamento definitivo della logica dell’austerity che ha prodotto una carneficina sociale nel corso dell’ultimo decennio. Ci auguriamo che a livello nazionale tutte le forze politiche rigettino queste logiche e si impegnino, a Bruxelles, per un cambio di paradigma.
Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale UIL