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Bombardieri. La sicurezza sul lavoro diventi materia scolastica

Oltre 300 ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale “Marconi” di Siderno, in provincia di Reggio Calabria si sono confrontati, questa mattina, con il Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’iniziativa dà il via a un ciclo di incontri con quattro scolaresche della Regione, organizzato dalla Uil Calabria per sensibilizzare i giovanissimi su uno dei problemi sociali più gravi che funesta quotidianamente il mondo del lavoro e che, nonostante le pressanti rivendicazioni sindacali, non ha trovato ancora soluzioni efficaci. “Per raggiungere l’obiettivo di ‘zero morti sul lavoro’, si può e si deve fare ancora tanto – ha sottolineato Bombardieri – ma dalla politica non riusciamo ad avere risposte. Abbiamo chiesto al Governo di aumentare gli investimenti, di far crescere il numero delle ispezioni e degli ispettori e di puntare sulla formazione e sulla prevenzione.

La sicurezza – ha sottolineato il leader della Uil – è una questione nazionale e culturale ed ecco perché è importante parlarne anche nelle scuole, tant’è che noi chiediamo al Governo di emanare un provvedimento che la preveda come materia obbligatoria nei programmi scolastici. Così come abbiamo rivendicato una trasformazione radicale della normativa in materia di alternanza scuola/lavoro, essenziale per tutelare gli studenti, il cui impegno scolastico deve restare assolutamente prioritario e preminente. Inoltre – ha proseguito Bombardieri – deve essere chiaro che tutte le risorse per la sicurezza non sono una spesa, ma un investimento. E risorse servono anche per gli stessi istituti scolastici che, per oltre il 60%, non sono ancora a norma. Peraltro, quella della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è una parte del tema più generale della legalità su cui è fondamentale sensibilizzare i giovani: a tutti loro dico di non accettare mai situazioni che possano mettere a rischio la propria e l’altrui sicurezza o che li costringa a lavorare nella totale mancanza di diritti e di tutele contrattuali. Il lavoro nero – ha concluso Bombardieri – nega la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e i giovani devono imparare a rifiutare tutto ciò che è sfruttamento”.

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