Il Rapporto annuale dell’Istat è una sentenza impietosa: l’Italia è un Paese povero. C’è una povertà assoluta che cresce in modo esponenziale; una povertà che irretisce i giovani, impedendo loro di programmare il futuro, e che coinvolge anche le donne e i lavoratori del Sud; una povertà che riguarda il lavoro e i pensionati. Non c’è più tempo da perdere. Bisogna rafforzare e migliorare il reddito di cittadinanza, che ha comunque parzialmente arginato il problema; si deve agire sul gender gap e dare stabilità all’occupazione giovanile, eliminando la precarietà e la flessibilità selvaggia; occorre sostenere in modo strutturale il reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, riducendo il cuneo fiscale, rinnovando i contratti e detassando gli aumenti contrattuali. Basta con le attese, le parole e le intenzioni: a questi problemi il Governo deve dare risposte urgenti e concrete, a partire già dall’incontro di martedì a Palazzo Chigi con il Premier Draghi.