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Bombardieri: «Interventi della Commissione europea auspicati ma tardivi»

Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale Uil

La proposta della Presidente della Commissione Europea Von der Leyen di istituire un sistema di prelievo sugli extraprofitti delle società energetiche e di intervenire sul prezzo del gas va nella giusta direzione, ma avviene con considerevole ritardo, dato che le proposte sono sul tavolo della Commissione da diversi mesi. La proposta di tassare gli extraprofitti risale allo scorso mese di marzo nella prima comunicazione su Repower EU quando la stessa Commissione stimava in oltre 200 miliardi il possibile gettito, mentre la proposta di fissare un prezzo al tetto del gas e intervenire sul mercato TTF di Amsterdam per contenere la volatilità dei prezzi ed evitare abusi di mercato è stata ipotizzata dalla stessa Commissione lo scorso mese di maggio nella Comunicazione sugli interventi a breve termine nel mercato dell’energia.

Un ritardo considerevole di diversi mesi che ha agevolato e permesso speculazioni mentre i Governi europei hanno destinato risorse pubbliche per centinaia di miliardi a misure ponte in grado di mitigare gli effetti negativi su lavoratori e imprese. Effetti che non accennano a mitigarsi e continueranno ad avere un peso importante soprattutto su lavoratori e fasce deboli della popolazione. È di qualche giorno fa uno studio del Sindacato Europeo sull’impatto del caro energia sui lavoratori in relazione ai loro salari: in Italia sono necessari 30 giorni di lavoro per pagare i costi dell’energia; mentre in Francia 20, in Germania 21 e in Austria 17.

In Italia pertanto è necessaria una mensilità di stipendio per compensare i crescenti costi energetici. L’auspicio è che la Commissione possa ora procedere spedita senza ulteriori tentennamenti nel tassare gli extraprofitti e intervenire sul prezzo del gas.

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