I dati Inail relativi agli infortuni sul lavoro ci rappresentano una realtà inaccettabile: più di mezzo milione di incidenti denunciati e oltre 1300 morti in un anno sono numeri indegni di un Paese civile.
Ma il dato allarmante è quello relativo ai primi mesi del 2022 che indica una crescita degli infortuni di quasi il 50% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
Questo significa che la ripresa post Covid delle attività produttive sta avvenendo con un solo obiettivo: recuperare il profitto perduto ad ogni costo.
Noi questo costo da guerra civile di feriti e decessi sul lavoro non siamo disposti ad accettarlo.
Per parte nostra, intensificheremo l’impegno nella campagna “Zero morti sul lavoro”, continuando a rivendicare sia prevenzione e formazione a tutti i livelli sia un inasprimento delle pene.
A questo proposito, chiediamo che le aziende che violano le norme sulla sicurezza non siano ammesse a partecipare ai bandi pubblici e che le Associazioni datoriali le espellano dal loro novero.
Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale Uil