Si è svolto il 2 novembre, in via telematica l’incontro fra il Ministro del Lavoro Andrea Orlando e le Parti Sociali per discutere di lavoro agile. In vista della fine del regime di emergenza, l’obiettivo è di arrivare alla sottoscrizione di un Protocollo Quadro concertato tra Governo, Sindacato e Imprese, al fine di stabilire in tempi brevi, le linee guida in materia da attuare nei luoghi di lavoro attraverso la Contrattazione nazionale, aziendale e territoriale, a cui il contratto individuale dovrà fare riferimento. Come abbiamo più volte sostenuto, non riteniamo, in questa fase, necessaria una modifica legislativa. Crediamo, invece, condividendo la posizione con Cgil e Cisl, che debba essere la stessa Contrattazione la fonte primaria per la definizione dei diritti e tutele per le lavoratrici e i lavoratori che operano attraverso questa modalità di lavoro.
Nel merito sarà necessario garantire l’alternanza tra la prestazione eseguita all’interno dei locali aziendali e quella svolta in modalità agile, nonché affermare esplicitamente il diritto alla disconnessione concretamente esigibile al fine di evitare abusi. Allo stesso modo, abbiamo chiesto al Ministro, che debbono essere tutelati i diritti alla salute e alla sicurezza sul lavoro, quelli sindacali, il diritto ad una adeguata formazione, al fine di non penalizzare lo sviluppo professionale delle lavoratrici e dei lavoratori, e, da ultimo, ma non per ultimo, potremmo dire, quelli “relazionali”. In particolare, non possiamo permettere che lo smart working diventi una nuova forma di discriminazione delle donne. La sfida che ci attende è di creare un sistema inclusivo, solido e strutturato per il futuro.
La Uil, perciò, considera positivo l’incontro odierno – conclude la Segretaria Confederale Tiziana Bocchi – sottolineando come l’impostazione attuata dal Ministro Orlando valorizzi il ruolo delle Relazioni Industriali. Il Tavolo è stato aggiornato alla prima metà di novembre e restiamo in attesa di una prima bozza di testo da parte del Ministero. Ci auguriamo che si riesca in tempi rapidi a realizzare un Protocollo che individui la Contrattazione Collettiva come strada maestra da seguire.