“Il Premier non perde occasione per scagliarsi contro i sindacalisti, ma l’assemblea al Colosseo è stata convocata dai lavoratori di quel sito, eletti nelle Rsu, e non dai Sindacati. La convocazione, poi, ha seguito tutto l’iter previsto dalle norme e dai regolamenti, con tanto di pubblicizzazione e di autorizzazioni rilasciate dai dirigenti responsabili”.
Così il Segretario Generale della UIL, Carmelo Barbagallo, in merito alle polemiche scaturite dall’assemblea generale odierna dei lavoratori indetta dalla RSU della Soprintendenza Archeologica di Roma. “Oggetto principale dell’assemblea, infine, è stato il mancato pagamento, da nove mesi a questa parte, del salario accessorio a chi, con il proprio lavoro quotidiano, fa vivere quei monumenti per il piacere dei turisti e il bene del Paese – prosegue il numero uno di via Lucullo -. Quei lavoratori, dunque, meriterebbero più rispetto e attenzione. Gli attacchi, insomma, sono oggettivamente pretestuosi”.
“Peraltro, ormai da anni, proprio la Uil, responsabilmente, propone la regolamentazione dello sciopero virtuale come una delle soluzioni per salvare il diritto a manifestare e per evitare disagi ai cittadini. Non ci vogliono ascoltare. E poi – conclude Barbagallo – in occasioni come queste, si stracciano le vesti e, ora, propongono un decreto che potrebbe non risolvere i problemi, rischia di avere tratti di incostituzionalità e finirà per essere solo uno schiaffo ai lavoratori”.