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Assemblea Uilpa Ragusa, Colombi: «Elezioni RSU sfida complessa ma siamo pronti. Lavoriamo a pieno ritmo»

Ieri a Ragusa si è tenuta l’assemblea della UilPa, convocata nella sede di via Natalelli dal segretario territoriale Paolo Scimitto e dal responsabile ibleo Giovanni Cassibba. Nel corso della riunione è intervenuto in videoconferenza Sandro Colombi, leader nazionale dell’organizzazione di categoria che rappresenta i lavoratori della Pubblica amministrazione. Il segretario generale della UILPA – UIL Pubblica Amministrazione ha, fra l’altro, affermato: “Quest’anno le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie assumono un significato davvero particolare. La sfida è più ardua e più complessa del passato. Ma alla Uilpa le sfide non dispiacciono. Seppur in tempi ridotti abbiamo allestito una macchina elettorale che sta lavorando a pieno ritmo, abbiamo strutturato al nostra comunicazione on-line in maniera dinamica e efficiente, stiamo dando sul nostro sito nazionale voce a i candidati RSU di ogni parte d’Italia. Restano ormai pochi giorni prima del voto. In ogni sede di lavoro continueremo a parlare con i colleghi per dimostrare loro che votare Uilpa è la scelta migliore che possano fare. Lo abbiamo dimostrato negli anni passati. Continueremo a dimostrarlo nel futuro.”
 
Non è mancato il saluto della Segretaria generale Uil Sicilia e Area Vasta, Luisella Lionti, che ha dichiarato: “Riqualificazione, valorizzazione, progressioni economiche sono le nostre richieste per lavoratrici e lavoratori del Pubblico impiego. I dipendenti pubblici vanno difesi oggi dall’erosione del potere di acquisto che si sta abbattendo, come sempre, su chi vive del proprio stipendio e paga le tasse”.
 
Presente Giovanni D’Avola in rappresentanza della Uil Sicilia e Area Vasta. Parlando nella sede Uil di via Natalelli a Ragusa, infine, Paolo Scimitto e Giovanni Cassibba hanno denunciato “il sempre più massiccio ricorso della Pubblica amministrazione al precariato senza prospettive, con migliaia di ragazze e ragazzi che lavorano e si formano ma dopo un paio di anni vengono salutati e messi alla porta”. “La stabilizzazione per questi lavoratori – hanno concluso Scimitto e Cassibba – è una delle nostre priorità, così come la revisione di norme e accordi vessatori che riducono il potere contrattuale di chi fa veramente sindacato e favoriscono sigle disposte solo a scatenare guerre tra poveri”.
 
 
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