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Anpal Servizi. Rapporto famiglie e lavoro 2023

L’Anpal servizi diffonde la decima edizione del Rapporto famiglia e lavoro, che offre un quadro della partecipazione delle famiglie al mercato del lavoro. La pubblicazione, inclusa nel Psn 2023-2025, riporta dati relativi al 2022 con approfondimenti al livello territoriale. Questa edizione è incentrata sulle differenze di genere, analizzando temi come l’occupazione femminile, il rapporto tra presenza di figli e partecipazione al mercato del lavoro, la difficoltà di conciliazione famiglia lavoro e l’inattività femminile.

 

Nel 2022, tra le famiglie con almeno un 15-64enne residenti in Italia, sono presenti 2,5 milioni di nuclei (poco più di 5 milioni di individui) in cui nessun componente percepisce redditi da lavoro o da pensione. L’incidenza di questi nuclei varia da un minimo del 6,1% per le coppie con figli, a un massimo del 23,9% nei nuclei monogenitoriali. I nuclei privi di percettori di reddito da lavoro e da pensione sono più diffusi nel Mezzogiorno (23,3% del totale) rispetto al Centro (10,7%) e al Nord (7,5%).

 

Uno dei principali ostacoli alla crescita del numero di percettori di reddito da lavoro all’interno dei nuclei familiari è rappresentato dalla storica minore presenza nel mercato del lavoro di alcune categorie, principalmente donne e giovani. Negli ultimi decenni si è ridotto il divario occupazionale di genere. Tra il 2004 e il 2022, infatti, la differenza tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile passa da 24,1 punti percentuali a 18,1 punti percentuali. Ciononostante, la quota di donne occupate in Italia (poco più del 51%) è molto inferiore alla media comunitaria (64,9%), collocando il nostro Paese all’ultimo posto tra quelli dell’Ue.

 

Rapporto famiglia e lavoro

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