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Agenzia del Demanio. Firmata l’ipotesi di rinnovo del CCNL 2019-2021

Dichiara Sandro Colombi: «Per i lavoratori dell’Agenzia del Demanio un regalo di Natale ottenuto grazie agli sforzi del sindacato, in particolare della UILPA.»

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Con il passaggio formale e la contestuale delibera del Comitato di Gestione, si completa l’iter della sottoscrizione dell’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Agenzia del Demanio.

La sottoscrizione definitiva è invece prevista per mercoledì 14 dicembre presso la Direzione Generale di Via Barberini.

Mesi di intenso lavoro con confronti serrati che sono risultati esaustivi su tanti punti e che hanno preparato il terreno per la rivisitazione di altri rilevanti articoli del Contratto e con tempistiche di attuazione stringenti anche perché le somme stanziate dal MEF, necessitavano di un impegno di spesa entro e non oltre il 2022.

Sono stati fatti importanti passi in avanti con la creazione di un percorso, sicuramente arduo ed impegnativo, che attraverso la Contrattazione Integrativa, di fatto istituita in questo rinnovo contrattuale, dovrà garantirci risposte concrete già dai primi mesi del 2023.

Uno degli obiettivi principali della UILPA, sarà la rivisitazione dell’ordinamento professionale e conseguentemente dei livelli di inquadramento e dei relativi emolumenti, anche attraverso il monitoraggio condiviso tra le parti teso a garantire principi di trasparenza, di pari opportunità e non discriminazione nel riconoscimento del merito.

Appena terminato l’intero percorso di approvazione, saremo più puntuali sulle novità del nuovo CCNL.

Al momento, evidenziamo solo i più rilevanti:

– il proseguimento del lavoro agile e la possibilità di rivederne la fruizione e l’ampliamento individuale su base volontaria, attraverso la Contrattazione Integrativa, con un occhio di riguardo verso le innovazioni tecnologiche, il pendolarismo, i lavoratori con figli minori di 14 anni oppure alle emissioni di Co² etc, etc;

– Un giorno in più di permesso retribuito;

– la maturazione dell’ultimo giorno di ferie non più dopo 20 anni (assurdo) ma anticipato al 15mo anno di servizio che ora genererà 2 giorni di ferie;

– la fruizione di una giornata in più derivante da ore di straordinario accantonato nella banca delle ore, passato ora da 2 a 3 giorni interi di fruizione;

– l’aumento di mezz’ora della pausa pranzo, che può essere fruita ora da un minimo di 30 minuti ad un massimo di un’ora e mezza (senza intaccare permessi personali);

– la possibilità ora di impostare nuovi profili orari in contrattazione di secondo livello, tenendo conto delle esigenze personali e delle specificità locali e non solo del profilo orario canonico delle 7,12 ore;

– Rivisitazione ed equiparazione del tempo di viaggio ad attività lavorativa per l’attività istruttoria esterna.

Passiamo alla parte economica:

1) gli arretrati e l’adeguamento partiranno dal mese di marzo 2023;

2) eventuali conguagli e ricalcolo straordinari nel mese di aprile/maggio 2023;

3) Il pagamento della Vacanza Contrattuale, per l’anno 2023, dal prossimo giugno.

Arretrati:

Attraverso un calcolo semplicistico e non certo esaustivo per via di vari fattori individuali, che possono generare riduzioni (es. aspettative, part-time)

Calcolo su base media di aumento:

Anno 2019:
€ 50,00 medi×13mesi= € 650,00

Anno 2020
€ 75,00 medi×13mesi= € 975,00

Anno 2021
€ 100,00 medi×13mesi=€ 1.300,00

Anno 2022
€100,00 medi×13mesi=€ 1.300,00

Anno 2023
€ 100,00 dei mesi di gennaio e febbraio poi a regime su stipendio
Totale a tassazione separata 2019-2022 (aliquota media degli ultimi 3 anni individuale) su busta paga di marzo:

€ 4.225,00 + € 200, 00 a tassazione ordinaria mesi gennaio e febbraio 2023.

Tutto questo non è un punto di arrivo ma di partenza!

I lavoratori del Demanio meritano un percorso evolutivo delle relazioni sindacali, con regole certe e crescita professionale condivisa tra le parti, dentro questo Ente strategico anche nell’avvio di specifici obiettivi di PNRR.

Cristian Spera – Coordinatore generale UILPA Demanio

 

Cristian Spera e Gerardo Romano