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Adoc. Lettera
di intenti non è il patto
anti-inflazione

La montagna ha partorito un topolino. La lettera di intenti annunciata dal Ministro Urso con le società della grande distribuzione non è il patto anti inflazione.

 

C’è bisogno di un recupero vero del potere d’acquisto degli italiani, eroso dall’inflazione e dal caro prezzi di oltre l’8%. Le famiglie sono a secco, è una vera e propria emergenza nazionale. È grave che sia saltata l’ipotesi di accordo annunciata da settimane, è ingiustificato il comportamento dei produttori che si sono tirati indietro e che non siano state coinvolte direttamente le associazioni dei consumatori del CNCU.

 

A queste condizioni, la stessa disponibilità per quanto importante della Gdo rischia di essere solo una operazione commerciale, come quelle campagne promozionali che molti già fanno soprattutto sull’invenduto, visto il calo dei consumi in atto. Di fatto, l’Istat conferma il calo dei consumi dei generi di prima necessità: le famiglie pagano di più per portare a casa meno prodotti. Le aziende alimentari, dopo i grandi profitti fatti nel periodo del covid, così come ieri anche ora continuano a fare profitti, anche se con margini diversi: non possono fare i conti della lavandaia rispetto a questa emergenza, serve responsabilità.

 

Lo stesso Governo con il Ministro URSO non può immaginare di dare un colpo definitivo all’inflazione e aiutare a recuperare il potere d’acquisto delle famiglie solo invitando a contenere i prezzi, occorre mettere soldi nelle tasche degli italiani aumentando pensioni e stipendi e riducendo il cuneo fiscale e l’IVA.

 

A fronte di truffe e speculazioni evidenti, dal prezzo all’origine a quello dello scaffale, la buona intuizione del Governo Meloni di istituire la Commissione di allerta rapida alla presenza delle associazioni dei consumatori a supporto di Mister Prezzi è monca: bisogna dotare il Garante dei prezzi di una capacità di monitoraggio in tutti i territori, al centro come in periferia, e di un potere sanzionatorio.

 

Per questo come Adoc avevamo visto positivamente l’ipotesi di accordo e ci auguriamo che si faccia con tutti i protagonisti. Ognuno con  impegno e responsabilità vera per dare una risposta concreta alle famiglie italiane che soffrono da mesi.