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Adoc. Inflazione: fare presto, caro-prezzi si abbatte su consumatori e intera economia

I dati che ha diffuso l’Istat oggi sulle vendite al dettaglio non fanno altro che gettare benzina sul fuoco. Le vendite – ha detto Anna Rea, Presidente dell’ADOC – pur essendo aumentate su base annua del 6,2% in valore, sono diminuite del 2,4% in volume. Questi numeri non ci confortano, perché a seguito dell’aumento dell’inflazione i prezzi non calano e l’effetto del caro-prezzi pesa sulle famiglie italiane sempre più vessate e a disagio. A gennaio le vendite dei beni alimentari registrano una diminuzione del 4,4% nel volume, per quanto riguarda, invece, i beni non alimentari, c’è un piccolo aumento, ad eccezione dei prodotti farmaceutici (-1,4%). Tavole sempre più povere e, addirittura, rinunce per le cure.
Chiediamo al Governo di agire subito e di allertare le prefetture e gli osservatori territoriali per un monitoraggio e un intervento immediato coinvolgendo le associazioni dei consumatori.

Servono risposte efficaci – ha ribadito Anna Rea – noi siamo disponibili a un confronto per dare un contributo tangibile a sostegno dei consumatori sempre più in affanno. Ma non bisogna attardarsi, bisogna fare presto per invertire questa tendenza sostenendo concretamente le famiglie e facendo ripartire i consumi. Le conseguenze si abbattono inesorabilmente non solo sulle tasche dei consumatori, ma su tutta l’economia del nostro Paese.