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Adoc. Crescono inflazione e prezzi al consumo. Fermi salari e potere d’acquisto

L’inflazione torna a correre, il caro vita e i bassi salari restano un’emergenza da affrontare. I nuovi dati diffusi oggi dall’ISTAT confermano una tendenza preoccupante: l’indice dei prezzi al consumo ad aprile sale al 2% e il cosiddetto “carrello della spesa” accelera ulteriormente, passando al +2,6%.

 

Come Adoc lo denunciamo da tempo e, ora, anche le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciate alla vigilia del Primo Maggio, fotografano con lucidità una realtà allarmante: tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita e i salari sono insufficienti. I rincari colpiscono duramente le persone, mentre le risposte istituzionali restano deboli e insufficienti.

 

In Italia, il potere d’acquisto delle famiglie continua a erodersi, mentre i salari restano fermi. Inoltre, secondo Eurostat, il 9,2% dei lavoratori è povero. Una condizione inaccettabile che impone interventi immediati e strutturali per contrastare il caro vita, ridurre il costo delle bollette e dell’energia a partire dal taglio degli oneri indiretti che pesano per oltre il 40%, sostenere i redditi, monitorare e contenere i prezzi al consumo e agire con determinazione contro ogni forma di speculazione. In questa direzione, vanno rafforzati e implementati sui territori gli osservatori sui prezzi.
Questi dati, alla vigilia della Festa dei lavoratori, devono farci riflettere per far restituire dignità al lavoro non solo il Primo Maggio, ma ogni giorno, per garantire condizioni eque, salari adeguati, sicurezza nei luoghi di lavoro e una reale tutela del potere d’acquisto di chi ogni giorno fatica a far quadrare i conti.