Scarica qui la nota in pdf – Carissime/i, si è concluso oggi presso l’Aran il percorso avviato e condotto per la stipula definitiva di un accordo sulla regolamentazione inerente le modalità di espressione della volontà di adesione al Fondo nazionale pensione complementare Perseo-Sirio, anche mediante forme di silenzio-assenso ed alla disciplina di recesso del lavoratore.
Come è noto, tale percorso è stato avviato a seguito di una precisa disposizione contenuta nella Legge di Bilancio del 2018 con cui il legislatore ha inteso continuare il percorso di omogeneizzazione fra il mondo della previdenza complementare del lavoro privato e di quello pubblico, demandando ai soggetti istitutivi la regolamentazione delle modalità di espressione della volontà di adesione al fondo anche mediante forme di silenzio-assenso.
Un percorso irto, vista la delicata materia da affrontare, accompagnato da una notevole campagna di disinformazione messa in campo da chi, a prescindere, dimostra di non avere interesse a tutelare il personale dipendente, in cui comunque si è raggiunto il miglior risultato che consente ai lavoratori di poter decidere liberamente l’eventuale adesione, nonostante la nuova modalità rappresentata dal silenzio-assenso prevista dal legislatore.
Infatti, con l’accordo siglato oggi, a tutti i lavoratori assunti e da assumere dal 1 gennaio 2019 si è previsto un percorso che lasci la giusta tempistica per poter decidere liberamente la propria volontà di adesione al fondo (6 mesi dall’assunzione) prima che questa si possa tradurre in una iscrizione con la nuova modalità del silenzio assenso. E nonostante il lungo periodo contemplato nell’accordo, si è ritenuto indispensabile prevedere anche una ulteriore forma di recesso (30 giorni) qualora il dipendente si trovasse nella condizione di aver aderito con la nuova modalità del silenzio-assenso.
Tutte queste nuove tempistiche e modalità, esattamente come previsto nell’accordo, saranno oggetto di immediata e continua informazione a tutti i lavoratori coinvolti attraverso le apposite modalità che saranno attivati dai rispettivi datori di lavoro.
Per quanto ci riguarda, riteniamo fondamentale la capillare informazione sui territori circa tali nuove modalità per effetto dell’importanza che riveste la previdenza complementare per le attuali generazioni in servizio presso le pubbliche amministrazioni, ma anche e soprattutto per le future generazioni che ne entreranno a far parte, anche alla luce del recente accordo del 10 marzo sottoscritto con Il Governo in materia di assunzioni.
FP CGIL – Concetta Basile
CISL FP – Angelo Marinelli
UIL FPL – Davide De Gregorio
UIL PA – Sergio Cervo
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