Contrariamente alle attese, la possibilità per i dipendenti pubblici di rimanere in servizio fino a 70 anni, introdotta dall’ultima Legge di Bilancio, stenta a decollare. Molte amministrazioni, inclusi Ministeri chiave come Giustizia, Interno, Università e INPS, stanno rinunciando a questa opzione, preferendo non trattenere il personale oltre i 67 anni.
La norma permette alle P.A. di mantenere in servizio dipendenti con ottime performance per attività di tutoraggio, fino a un massimo del 10% delle nuove assunzioni. Tuttavia, la decisione spetta unicamente all’amministrazione e la tendenza è quella di fare spazio ai giovani. Il Ministero della Giustizia, ad esempio, concede il prolungamento per un solo anno e solo in uffici con forte carenza di personale.
L’INPS, dal canto suo, limiterà il trattenimento al 2% delle facoltà assunzionali. Questa reticenza riflette una chiara volontà di favorire il ricambio generazionale, nonostante un calo significativo (-33,85%) delle uscite anticipate dal lavoro nel primo trimestre dell’anno in corso.