“Nel nostro Paese ci sono tantissime lavoratrici e tantissimi lavoratori, in nero, sfruttati, precari, che guadagnano meno di 24 mila euro l’anno: non li vede nessuno, sono dei fantasmi, senza un contratto a tempo indeterminato non possono neanche accendere un mutuo in banca. Ecco perché pensiamo di coinvolgere l’opinione pubblica, la stampa, la politica, chiedendo che si faccia qualcosa per questi giovani, stabilizzando i contratti e rinnovandoli in quei settori in cui i trattamenti economici sono ancora molto bassi”.
È quanto ha dichiarato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, oggi a Bologna, dove è approdata la carovana per la Campagna “No ai lavoratori fantasma”.
“Noi vogliamo stare tra le persone per ascoltare i loro problemi e per sollecitare soluzioni. C’è poi un’altra questione – ha proseguito Bombardieri – che va affrontata: quella della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La tragedia continua e sono ancora troppe le vittime. Nel corso dell’ultimo incontro a Palazzo Chigi, il governo ha finalmente deciso di rispondere alle nostre proposte, istituendo un tavolo, impegnandosi a metterci più risorse, aprendo una discussione sugli appalti a cascata e sulle gare al massimo ribasso. È questa la strada giusta da seguire – ha sottolineato il leader della Uil – quella che noi avevamo indicato: ovviamente c’è da lavorare tanto, in fretta e insieme”.
Bombardieri, infine, ha risposto anche a una domanda sul referendum: “La Uil andrà a votare: per la nostra Costituzione in tanti hanno perso la vita e, dunque, i diritti costituzionali vanno esercitati. Abbiamo già detto – ha concluso Bombardieri – che ai primi due quesiti risponderemo sì, per gli altri abbiamo lasciato libertà di coscienza”.