Finalmente, dopo una lunga attesa e una serie di annunci trionfalistici, gli arretrati del CCNL 2022-2024 sono arrivati! Ma no, non è un sogno: è tutto vero! Questa settimana NoiPA emetterà l’emissione speciale per il pagamento degli arretrati del personale non dirigente del comparto Funzioni Centrali.
Un bel riconoscimento, direte voi, dopo tanto sacrificio, giusto? E invece… sorpresa! Gli arretrati sono stati calcolati da gennaio 2024 decurtando l’indennità di vacanza contrattuale, l’anticipazione contrattuale e l’erogazione disposta nel mese di dicembre 2023.
Ma aspettate, non è finita! Se vi state chiedendo dove siano finiti gli arretrati del 2022 e 2023, non temete: sono stati elegantemente assorbiti dall’IVC, erogata nel periodo aprile 2022 – dicembre 2023.
Tutti i sacrifici lavorativi sono stati premiati!!!
Ma non finisce qui!
Per non farci mancare nulla, ecco la parte davvero interessante: se siete tra quelli che godono di assegni personali riassorbibili con miglioramenti economici, preparatevi a nuove sorprese.
E per chi ha già salutato il mondo del lavoro nel 2024, il premio di consolazione sarà proprio una “piccola” sorpresa: chi si aspettava un credito potrebbe ritrovarsi con un debito.
Un colpo basso? Non proprio, è solo un piccolo tocco di realismo, perché si sa, la vita, come il nuovo CCNL, non è mai come ce la aspettiamo.
In pratica, chi sperava in un aumento che facesse esclamare “Questo sì che è un buon contratto!”, si prepari a una grande delusione. Per ora, ci ritroviamo con un saldo che basterebbe per fare la spesa per una settimana (magari due), sicuramente non abbastanza per pagare il mutuo (come qualche comunicato aveva fatto intendere).
Da giorni, nonostante non siamo firmatari del CCNL, ci chiamano per chiedere spiegazioni su come mai gli importi variano così tanto tra i lavoratori.
Sospetti di errori nei calcoli? Ah, purtroppo no! La triste verità è che non ci sono errori: la tristezza è tutta nel nuovo CCNL. È che il tanto atteso arretrato è un po’ più misero del previsto.
Prendiamo ad esempio un ex area II F4, che ha ricevuto per tre anni di arretrati un importo lordo di € 109,03 per il 2025 e di € 712,82 per il 2024. Netto? Beh, non è certo una cifra che ti cambia la vita! La matematica, ormai, è un’arte misteriosa: 38 mesi di arretrati tradotti in un misero gruzzoletto. Più che un premio, sembra più una pacca sulla spalla. D’altra parte, potremmo anche dire che questo contratto ha l’effetto di un “rimborso spese” per la pazienza.
E poi, per chi sperava che questi arretrati fossero “dopati” con la perequazione dell’indennità di amministrazione o il cuneo fiscale, così da “addolcire la pillola” degli arretrati CCNL, è il momento della realtà: il tanto atteso arretrato non soddisfa i lavoratori.
Per aggiungere beffa alla tristezza, invece di aprire la nuova contrattazione per il CCNL 2025-2027, come promesso, ci ritroviamo con la notizia dell’ultima ora: il governo ha varato il Ddl “Merito”, che introduce una serie di novità per i dipendenti della pubblica amministrazione, come la valutazione della performance con l’intento di premiare solo il 30% del personale. Ah, che gioia! Dopo tutto, chi diceva che con la firma del contratto stava per iniziare una nuova stagione per la P.A., si ritrova con il cuore spezzato. E magari anche con il portafoglio un po’ più vuoto.
E per chi vuole un riassunto perfetto di tutto ciò che è successo con questo CCNL 2022/2024, ci piace chiudere con un video del grande Totò che racchiude tutta la sintesi di questa situazione.
Roma, 17 marzo 2025
Il Coordinamento