PRIMO MAGGIO (aspettando che torni presto ad essere un “Buon…..”)
Cent’anni esatti fa
seguendone infinite
e tante precedendone
fu fatta scoppiare
una ignobile
meschina
violenta guerra
Un veramente “grande”
adesso sì ci vuole
l’aggettivo giusto
pensandosi
e pensando a quanti come lui
erano al fronte
così chiamato ché si ha la morte in fronte…
scrisse
“Si sta
come le foglie
sugli alberi in autunno”
S’oggi potesse
riprendere la penna
l’Ungaretti
a altri uomini
e a altre donne
e a altri bambini
manderebbe il suo pensiero
Uomini
e donne
e bambini
che combattono la guerra del lavoro
o del non lavoro
o dello sfruttamento del lavoro
Combattenti
con divise diverse
eppure troppo uguali
Disoccupati
Precari
Esodati
Sfruttati
Lavoratori in nero
e poco o niente rispettati
Foglie dell’albero dei diritti
che qualcuno
sta aspettando
segando
di veder cadere
Foglie che invece noi
con la linfa della solidarietà
degli ideali
e con la grinta della dignità
siamo certi che torneranno presto a rinverdire
per potere finalmente
ancora dire
“Buon Primo maggio, lavoratori
di questo e d’ogni mondo!”
E.M. Ponti