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14.05.2014 – La vera rivoluzione è lo sblocco dei contratti: scriviamo tutti a Renzi!

Invitiamo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del pubblico impiego a dare una prima risposta al Governo inviando una mail all’indirizzo rivoluzione@governo.it  con la frase “LA VERA RIVOLUZIONE E’ LO SBLOCCO DEI CONTRATTI DEL PUBBLICO IMPIEGO”.

Questo è il suggerimento contenuto nella lettera inviata a tutti i dipendenti pubblici da UIL FPL, UILPA e UIL RUA, che pubblichiamo in allegato.

Le tre categorie del pubblico impiego ritengono assolutamente improcrastinabile la ripresa dei tavoli negoziali per il prossimo triennio al fine di mettere un punto alla tragica situazione in cui versa il mondo del lavoro pubblico.

Il blocco della contrattazione e delle retribuzioni individuali perdura ormai da cinque anni attraverso la reiterazione di misure di carattere “emergenziale” che, al contrario di ciò che è avvenuto, avrebbero dovuto essere contraddistinte dal requisito della temporaneità. Una circostanza, questa, che non solo ha eroso in profondità il potere di acquisto dei lavoratori del pubblico impiego, ma ha provocato nei loro confronti danni di natura economica permanenti in quanto destinati ad avere riflessi anche sotto il profilo previdenziale.

In tale contesto, il Governo Renzi ha deciso di interpellare direttamente tutti i lavoratori dipendenti pubblici sulle proposte di riforma della pubblica amministrazione, superando le forme di rappresentanza tradizionali e le modalità di confronto previste dalle norme. Sul punto ci riserviamo di definire le nostre modalità di risposta anche tenendo conto del quadro normativo vigente che regola la libertà di associazione e di rappresentanza.

Ma il messaggio che vogliamo ribadire al Premier ed al Ministro della Semplificazione e Pubblica Amministrazione Madia è chiaro: il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro ha la priorità e non può essere barattato con altro. E senza il rinnovo dei contratti non è ipotizzabile fare una vera riforma della Pubblica Amministrazione.

Esortiamo, quindi, tutti i lavoratori a dare una prima risposta al Governo con la richiesta di sblocco della contrattazione.