Nel comunicato stampa odierno, Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa hanno espresso forte preoccupazione dopo l’incontro di ieri sera con il ministro Anna Maria Cancellieri e si sono dichiarate pronte alla mobilitazione: il ministro si è dimostrato indisponibile a mettere mano alla riforma della geografia giudiziaria che rischia di gettare la Giustizia caos più totale. La riforma, così come concepita, non può funzionare equesto anche per l’incapacità e la chiusura a qualsiasi confronto da parte dell’amministrazione. Come affermiamo già da tempo, questa riforma non è in grado di risolvere alcuno dei ritardi strutturali del sistema.
“Abbiamo chiesto con forza un rinvio funzionale e meramente tecnico del riordino proposto dal Governo, ritenuto indispensabile per risolvere i problemi organizzativi” hanno rimarcato le categorie del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil. “Ma soprattutto abbiamo chiesto di iniziare insieme una seria riorganizzazione dell’amministrazione giudiziaria, segnalando l’attuale inesistenza di un sistema di corrette relazioni sindacali con i vertici amministrativi del Ministero, che non siamo più disposti a tollerare”.
Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa hanno preannunciato al Ministro la presentazione di una vera e propria piattaforma sulla Giustizia. “Per fare una riforma vera non basta chiudere o riaprire temporaneamente tribunali, non bastano deroghe o provvedimenti improvvisati come quelli che bloccano addirittura la mobilità volontaria distrettuale. Serve un disegno organico che tenga insieme modernizzazione del sistema e valorizzazione delle professionalità del personale giudiziario, già fortemente penalizzato dall’esercizio delle proprie funzioni in condizioni disagiate ed in assenza della corresponsione degli emolumenti dovuti (FUA, buoni pasto, straordinari)”.
“Al tavolo del ministro abbiamo portato proposte concrete” hanno sottolineato ancora Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa: “un piano di riorganizzazione degli uffici che metta al centro il servizio,aggredisca i nodi veri del problema e che punti sul processo telematico, sulla digitalizzazione, sui programmi di controllo di gestione. E poi che scommetta sulle professionalità interne e su un piano di reclutamento adeguato anche attraverso la copertura delle 8.000 carenze di organico”.
Su questi punti nessuna risposta da parte del ministro! Le iniziative di protesta partiranno già dai prossimi giorni: si inizierà con volantinaggi davanti alle Prefetture, ai Tribunali dei capoluoghi di provincia ed alle sezioni distaccate per informare cittadini e lavoratori. Le iniziative saranno accompagnate da conferenze stampa indette a livello locale. Manifestazioni regionali in contemporanea davanti alle Corti di Appello e alla sede del Ministero della Giustizia sono previste poi per la giornata del 20 settembre.
In allegato il comunicato stampa unitario e l’articolo pubblicato da “Il Sole 24 ore”.