Bene la convocazione a Palazzo Chigi sul Pnrr, ma c’è la necessità di un confronto preventivo, altrimenti rischia di essere solo una riunione informativa che, peraltro, sta procedendo secondo modalità differenti da quelle definite nel Protocollo del 2021.
Ad esempio, sappiamo che sulla 4° rata 10 obiettivi su 27 sono stati modificati, ma non è dato sapere quali e come. Ci sono inoltre alcune criticità, a partire dalla lentezza della spesa e dai temi della territorialità e della complementarità tra i vari fondi per la corretta ed efficace gestione delle tante risorse a disposizione e, infine, dalla necessità di avere personale stabile e formato nella Pubblica Amministrazione anche locale, per mettere a terra i progetti.
C’è poi il capitolo Repower Ue rispetto al quale ci preoccupa la mancanza di un piano strategico sull’energia, sapendo che parliamo di giusta transizione, di diversificazione dell’energia e di conseguente impatto sull’attività produttiva delle altre industrie. Si pone, in conclusione, un ultimo tema che ci sta particolarmente a cuore.
Crediamo che si stia tradendo la missione di Next generation se è vero, come è vero, che nel 69% dei bandi (dato Anac) si è derogato completamente all’assunzione di giovani e donne: questo è inaccettabile, dobbiamo riflettere su cosa possiamo fare concretamente per rispettare questo impegno. Dalla cabina di regia, insomma, ci saremmo aspettati qualcosa in più.