Sono 909 i morti e quasi 600mila gli infortunati sul lavoro, nei primi 10 mesi di quest’anno (+32,9 rispetto allo stesso periodo del 2021). Lo dichiara l’Inail, nel suo ultimo bollettino reso noto oggi. 50mila le malattie professionali denunciate (+10% rispetto allo stesso periodo del 2021). Un quadro che si aggrava mese dopo mese e che mostra un trend in crescita costante. La componente femminile, rispetto a quella maschile, è quella che registra l’incremento maggiore di denunce di infortunio (+54% vs +21%). E sebbene tra le denunce di infortunio, si registri un +17,7% di quelle in itinere, quelle in occasione di lavoro sono le più frequenti e in maggiore aumento percentuale rispetto al 2021 (+35,4%). Insomma, numeri sempre preoccupanti e di cui non possiamo che comunicarne l’ennesimo incremento.
Gli sforzi messi in campo sono tanti e a vari livelli, ma sono evidentemente ancora troppo pochi perché si assista a un cambio di rotta. Bene quindi – e sono solo alcuni esempi di quanto ottenuto in questi anni – il rafforzamento dell’attività Ispettiva, reso possibile a seguito dell’introduzione della Legge 2015 dello scorso anno o l’importante lavoro fatto da Inail per la sottoscrizione dei Protocolli con i Grandi gruppi industriali, al fine di prevenire gli infortuni e le malattie professionali, nell’ambito dei progetti del PNRR. Importanti, certamente, le azioni che, come Organizzazioni sindacali, abbiamo intrapreso per portare all’attenzione e porre al centro della discussione politica il tema della salute e sicurezza sul lavoro, attraverso la nostra piattaforma unitaria o il nostro appello/manifesto, inviato alle forze politiche alla vigilia della campagna elettorale. Ma non basta. È tempo di porre le basi, insieme, per l’avvio di un confronto serio e duraturo. E allora, anche alla luce di questi nuovi dati, purtroppo così allarmanti, che non accennano a diminuire, attendiamo prontamente – come annunciato dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, intervenendo all’apertura del Forum della ricerca “Made in Inail” – di essere convocati al tavolo per definire, insieme, una road map di interventi utili a ridurre il numero di infortuni sul lavoro, interventi già in parte delineati nella nostra piattaforma unitaria.