Questa è una domanda che forse in molti si fanno, ma di cui pochi conoscono la risposta. L’attività sportiva retribuita per un dipendente pubblico è possibile ma solo nel rispetto di alcune regole ben precise.
La riforma dello sport e, in particolare, il decreto legislativo n. 36/2021, prevede l’obbligo di rilascio di un’apposita autorizzazione da parte dell’Amministrazione ai fini dello svolgimento dell’attività di lavoro sportivo retribuita.
L’autorizzazione è subordinata alla verifica dell’assenza di cause di incompatibilità di diritto, ma anche insussistenza di conflitto di interessi in relazione all’attività lavorativa svolta nell’Amministrazione. Insomma, l’attività sportiva retribuita deve conciliarsi e non sovrapporsi a quella lavorativa.
Dopo la domanda le Amministrazioni hanno a disposizione 30 giorni per rilasciare o meno l’autorizzazione. L’autorizzazione per un dipendente pubblico di praticare attività sportive retribuite è disciplinata dal decreto ministeriale del 10 novembre 2023. Tuttavia, recenti novità hanno modificato la norma con il decreto-legge n. 71/2024
Oggi la richiesta deve essere effettuata solo e soltanto se la retribuzione supera i 5.000€ annui. Viceversa, in caso di importi non superiori non sarà necessario il rilascio di alcuna autorizzazione, ma sarà sufficiente la sola comunicazione preventiva.
Luca Colafrancesco, Ufficio comunicazione UILPA
Roma, 22 agosto 2024