È passato quasi un anno da quando in un famoso incontro con il lavoratori del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, venivano promessi, dai rappresentanti della Governance di progetto, sino a diecimila euro pro-capite con l’impegno di un’attività organizzata e ben definita. A distanza di 6 mesi dalle dichiarazioni di luglio, abbiamo appreso dal vertice del Dipartimento Finanze, in un incontro con le OO.SS. nazionali, che le cifre prima indicate non erano quelle reali e venivano fortemente ridimensionate e valutate in uno stanziamento complessivo lordo pari ad euro centocinquantamila (contro uno stanziamento complessivo per l’intero personale MEF interessato pari ad €.557.000,00) e quindi ad un valore di poco superiore al 10% delle cifre a luglio promesse.
La stessa declamata organizzazione ed efficienza operativa e programmatica, pare si sia scontrata con problemi e conflittualità interne che hanno addirittura reso necessario una sospensione dell’attività inerente il progetto.
Tali difficoltà operative hanno, presumibilmente, portato più del 25% del personale del Consiglio a rinunciare al progetto (e sembrerebbe sia stato chiesto al personale di motivare la rinuncia indicando gravi motivi di salute, motivazione valida per solo progetto in questione), rinunce che hanno investito alcuni responsabili di gruppo in quanto presumibilmente non adeguatamente informati sull’attività da svolgere.
Pur avendo assunto l’impegno di fornire alle OO.SS. i dati complessivi dell’andamento del progetto nonché gli importi da attribuire al personale (progetto che ricordiamolo ha un investimento complessivo di €. 8.360.000,00), nulla è pervenuto.
Sembrerebbe che l’andamento discontinuo dei Dirigenti MEF ricompresi nel progetto, che i Dirigenti amministrativi del Consiglio di Presidenza, che partecipano a fasi alterne, lasciano di fatto il personale CPGT, in balia di soggetti esterni al Ministero forse non in grado di gestire al meglio le varie fasi operative ed organizzative hanno portato alle rinunce del personale al progetto.
Ci chiediamo quindi a chi giova questo progetto? Ai lavoratori del Consiglio? Alla dirigenza del CPGT mortificata nei suoi compiti istituzionali?
Contiamo in un chiarimento complessivo da parte della DGT, che speriamo voglia assumersi in prima persona la realizzazione complessiva del progetto, ponendo la dirigenza del CPGT a capo dell’esecuzione organizzativa ed operativa del progetto, inserendo il dirigente a capo dello staff di supporto alla Governance di progetto e, fornendo, inoltre, alle OO.SS. la debita informativa sul progetto.
Oltre alla nostra O.S. riteniamo che anche l’opinione pubblica possa essere interessate a conoscenza le modalità con cui vengono gestiti i soldi della Comunità Europea per migliorare la macchina pubblica.
Questa O.S., pertanto, resta in attesa dell’invio dei dati complessivi del progetto e delle indispensabili modifiche organizzative e che, tra l’atro, possano consentire al personale dimissionario di poter rientrare nel progetto con la garanzie contrattualmente previste.
Roma, 7 febbraio 2023
Il Coordinatore Generale | Il Vice Coordinatore | Il Responsabile Nazionale CPGT |
Andrea G. Bordini | Pantalea Anzalone | Francesco Musicò |