È pervenuta a questa OO.SS. segnalazione da parte della Rsu dell’IIL Roma che da alcuni mesi l’impianto di riscaldamento/climatizzazione dell’aria della Palazzina D degli uffici di Via Brighenti non funziona e non permette al personale amministrativo di lavorare in un ambiente di lavoro adeguatamente climatizzato.
Nei mesi freddi il personale è stato costretto a lavorare a temperature molto rigide e in questo periodo si trova a prestare la propria attività lavorativa con temperature ben oltre i 27 gradi.
Le temperature elevate di questi giorni che si registrano all’interno della predetta palazzina, sta seriamente minando la possibilità di svolgere normalmente la prestazione lavorativa e, ancor di più, la salute dei lavoratori e nei prossimi giorni sono destinate ad aumentare in maniera esponenziale.
Senza contare che siamo ormai entrati bella stagione estiva in cui le temperature e l’afa soffocante sono destinante ad aumentare.
Ci è stato riportato che molti lavoratori già da martedì nelle ore più calde hanno dovuto lasciare l’ufficio anticipatamente pur di evitare la calura che si registrava nell’edificio in prossimità delle ore 14:00.
Come è noto l’eccesiva calura, oltre a costituire un rischio per la salute degli individui, può essere ulteriormente nocivo per alcune persone che soffrono di patologie.
Il D.Lgs 81/2008 fa riferimento proprio ad agenti fisici e microclima che possono influire negativamente sul lavoratore. La temperatura dell’ambiente di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano e al tipo di mansioni svolte. Un caldo eccessivo sul luogo di lavoro può essere un vero e proprio rischio per la salute del lavoratore, con problemi anche seri come colpi di calore, problemi cardiocircolatori, perdita di lucidità fino a svenimenti dovuti a cali improvvisi della pressione sanguigna ed altro ancora.
Sul punto la Suprema Corte di Cassazione (Sezione lavoro, Sentenza 1° aprile 2015, n. 6631) ha stabilito che nei confronti del datore di lavoro esiste un preciso obbligo di tutelare la salute psico fisica dei prestatori di lavoro e di assicurare che i locali dell’azienda siano in condizioni tali da permettere agli stessi di adempiere le prestazioni contrattuali cui sono obbligati, non subendo nocumento alla propria salute. Lo stesso INAIL, raccomanda di mantenere all’interno degli uffici, una temperatura compresa tra i 18 e i 22 gradi in inverno mentre in estate la differenza tra temperatura interna ed esterna, non dovrebbe superare i 7 gradi.
Sulla questione è intervenuta anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha indicato come condizione ottimale di lavoro in ufficio, una temperatura compresa tra i 18 e 24 gradi (64 – 75 gradi Fahrenheit).
Tanto premesso, nonostante l’impegno profuso dalle SS.LL. nel segnalare all’INAIL, proprietaria dell’immobile, il malfunzionamento dell’impianto di climatizzazione, tenuto conto delle argomentazioni, questa O.S. chiede di porre in essere ogni ulteriore iniziativa necessaria per ripristinare la funzionalità dell’impianto di climatizzazione dell’aria della palazzina D, ovvero di provvedere a posizionare nella stessa un congruo numero di condizionatori portatili.
Nelle more degli interventi richiesti e finché la situazione all’interno dei locali non sarà sostenibile, si chiede di autorizzare tempestivamente tutto il personale a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile.
In attesa di urgente e cortese riscontro si porgono cordiali saluti.
Roma, 22 giugno 2023
Ilaria Casali, Coordinatrice generale UILPA Lavoro
Richiesta intervento urgente su impianto climatizzazione palazzina D via Maria Brighenti Roma