Come giudica la sua esperienza come delegato RSU?
Una delle esperienze più intense della mia vita perché la UIL mette i lavoratori al centro della sua azione sindacale e lo fa con coerenza. Con questo spirito ho ricoperto un ruolo, quello RSU, che ha sviluppato la mia capacità di aiutare i colleghi anche fuori dalla mia zona di competenza, di comprendere e affrontare i problemi reali dell’INPS. Ora ho una visione a 360 gradi dell’amministrazione per cui lavoro da oltre trent’anni.
Nella sua realtà lavorativa l’amministrazione rispetta il ruolo e le funzioni della RSU stabiliti nel CCNL?
Lo rispetta e mi rispetta. Sicuramente nel passato non era così, però grazie anche alle nostre battaglie sindacali e alla capacità di confrontarsi con l’amministrazione molti spigoli sono stati smussati. Attualmente, infatti, abbiamo una dirigenza abbastanza illuminata con cui abbiamo buoni rapporti. Nessuna mancata convocazione e pochi contrasti, anche se, purtroppo, la figura dell’RSU non ha ampi margini di manovra contrattuale.
I suoi colleghi vedono la RSU come uno strumento efficace per risolvere i loro problemi?
Solo in parte. Il più delle volte i colleghi confondono la RSU con la categoria sindacale, ma non è così. La RSU aiuta a risolvere problemi personali e collettivi rapportandosi con l’amministrazione. Per esempio, le richieste più recenti hanno riguardato il sistema di valutazione della performance. Ogni tanto la confusione sulla figura RSU mette in difficoltà sia noi che i colleghi perché non comprendono cosa possiamo e cosa non possiamo fare.
Manca circa un anno alle prossime elezioni RSU: si candiderà di nuovo?
Sì. Mi piace mettermi in discussione e affrontare nuove sfide. In più è un modo per capire se l’operato di questi tre anni è stato apprezzato o se è arrivato il momento di lasciare spazio a qualche altro collega. Dopotutto questo è un impegno a tempo pieno e a cui donarsi al cento per cento. Perciò bisogna avere la volontà e la convinzione di intraprendere un percorso difficile ma soddisfacente.
Luca Colafrancesco
Roma, 12 maggio 2024