Si intensificano le denunce penali e le richieste di risarcimento danni da parte di contribuenti nei specifici confronti di lavoratrici e lavoratori con riferimento agli atti (Controllo, Conservatoria, Servizi, Legale, ecc.) emanati nell’adempimento del loro dovere istituzionale e spesso non contro l’Agenzia. Un quadro sconcertante che, a seguito di recente sentenza della Corte di Cassazione, appare aggravarsi.
Un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale e che sta evidenziando una forte escalation emulativa con casistiche diversificate ma che hanno un unico filo conduttore: intimidire i singoli lavoratori, intimidire indirettamente l’istituzione stessa Agenzia delle Entrate, ottenere per “l’evasore denunciante” un esito a sé favorevole che l’ordinamento giuridico tributario e la stessa giustizia tributaria non può legittimamente riconoscergli.
UILPA, come sempre in prima linea a difesa delle colleghe e dei colleghi, ha avviato, con l’allegato documento di richiesta ma anche di analisi propositiva, un confronto con il massimo vertice dell’Agenzia per sensibilizzare tutti a trovare soluzioni concrete (normative, amministrative, organizzative, ecc.).