Come UIL Pubblica Amministrazione interveniamo ancora una volta sulla vicenda dell’ACI. A ottobre scorso denunciammo la proposta del governo, tramite l’articolo 116 della legge di legge di bilancio 2025, di obbligare l’Ente a versare all’entrata del bilancio dello Stato una somma pari a 50 milioni di euro annui. Tali risorse, secondo quanto riportato, saranno acquisite all’erario a titolo di contributo alla finanza pubblica.
La proposta del governo sta per trasformarsi in realtà col rischio di compromettere la tenuta complessiva dei servizi pubblici erogati dall’ACI e di avere pesanti ripercussioni sia sul personale sia sulle prestazioni da fornire agli utenti.
Non basta. L’articolo 116 della legge di bilancio prevede fortissime limitazioni dell’autonomia dell’Ente. Tali limitazioni sono inevitabilmente destinate ad avere riflessi sul personale e sull’occupazione. Tra l’atro sarebbe impossibile attivare i previsti concorsi per avviare il necessario turn over.
In poche parole, è in atto da parte del governo un vero e proprio piano di annessione dell’ACI a fini evidentemente politici. Si tratta di un modo di fare che non rispetta minimamente l’autonomia dell’Ente e che vedrà la fermissima opposizione della Uil e della UILPA.
Sandro Colombi, Segretario generale UIL Pubblica Amministrazione
Roma, 15 dicembre 2024