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UIL. Esito incontro Commissione centrale attività ispettiva

Si è riunita il 13 febbraio la Commissione Centrale di Coordinamento dell’attività di vigilanza presieduta dalla Ministra del Lavoro. Tale Commissione non veniva convocata dal 2018, pur avendo più volte sollecitato la sua convocazione negli ultimi anni.

Sono stati presentati dal Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, i dati inerenti all’attività ispettiva del 2022 ed è stato illustrato il documento di programmazione della vigilanza per il 2023, che riprende anche quanto previsto dal Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso. Questo materiale lo trovate in allegato, compreso le nostre posizioni espresse a dicembre sul suddetto Piano.

Da una prima lettura dei dati, tenendo conto del numero di aziende presenti nel nostro Paese, si evince che stiamo parlando nel 2022 solo del 6% di aziende verificate rispetto a quelle censite INPS con dipendenti a livello nazionale e che l’obiettivo che si prefigge la programmazione di verificarne nel 2024 un ulteriore 20% sul 2021, significherebbe arrivare ad una percentuale dell’8,5%. Decisamente troppo poco.

Il tema dei nuovi ispettori da inserire in ruolo resta ancora aperto, poiché c’è un ritardo nella fase di presa in servizio. Tra l’altro è evidente che gli ispettori andranno inoltre formati, per poter essere operativi, il che dilaterà ulteriormente i tempi.

Il risultato delle ispezioni, quindi il tasso delle irregolarità, se da un lato fa rabbrividire, dall’altro segnala che l’attività preventiva di “intelligence” è efficace ma ha ancora margini migliorabili e ciò dipende anche da una più efficiente interoperabilità delle banche dati dei vari Enti preposti che va ottimizzata e realizzata completamente. Altro aspetto da migliorare, è il coordinamento con le Asl, sia per l’uniformità delle interpretazioni che per il vero e proprio coordinamento con gli altri Enti ispettivi.

Al di là di alcune considerazioni che abbiamo fatto al tavolo sulla nuova programmazione, abbiamo chiesto che i dati vengano forniti scomposti per genere, per il contratto nazionale applicato e per la tipologia contrattuale di assunzione. Questo per analizzare i dati in termini utili a riflettere su dove si annida l’irregolarità lavorativa, contributiva, assicurativa e sulla sicurezza sul lavoro.

L’impegno preso al tavolo dalla Ministra del lavoro e delle Politiche Sociali e dal Direttore dell’INL è quello di riconvocarci entro l’estate per un aggiornamento sullo stato dell’attività di vigilanza e delle irregolarità riscontrate.

 

Ivana Veronese, Segretaria confederale UIL

 

Attività ispettiva 2022