Disuguaglianze, investimenti e giusta tassazione
Dalla tassazione minima sulle multinazionali a quelle sulle transazioni finanziarie.
Da anni la UIL e le organizzazioni sindacali internazionali chiedono l’introduzione di strumenti per combattere l‘elusione fiscale e i paradisi fiscali che costano ogni anno diverse decine di miliardi di mancato gettito ai Paesi dell’Unione Europea.
Gettito fiscale che potrebbe essere destinato alla spesa sociale e sanitaria a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione.
La tassa minima sulle multinazionali che entrerà in vigore dal 2024 è un primo passo nella giusta direzione.
La UIL storicamente, e da qualche anno la ha rilanciata con vigore, ha proposto a livello Internazionale un accordo per la definizione di una tassa sulle transazioni finanziarie.
Le transazioni finanziarie valgono 22 volte il PIL del Pianeta – Il crescente dinamismo dei mercati finanziari e l’enorme consistenza dei capitali impegnati in tali attività, così come il dirompente impatto della crisi del 2008 che, partita dalla finanza speculativa ha finito per investire l’economia reale dell’intero pianeta, sono le principali motivazioni alla base delle proposte finalizzate a istituire una tassazione sulle transazioni finanziarie.
In Italia le transazioni finanziarie valgono 7.900 mld ogni anno, un valore pari a quasi 5 volte quello del Prodotto Interno Lordo nazionale (1.651,6 miliardi), e al tempo stesso superiore al valore del Pil complessivamente prodotto da Germania, Francia e Spagna.